Fino a qualche tempo fa la conoscevano in pochi, poi lo sviluppo tecnologico degli ultimi 2 anni ha contribuito alla sua diffusione. La firma digitale per firmare i documenti è diventata uno strumento indispensabile per rendere più efficiente il lavoro quotidiano, velocizzare le pratiche burocratiche e qualsiasi flusso che prevede la validazione dei documenti.
Secondo i numeri resi noti dall’Agenzia per l’Italia Digitale, la firma digitale sta ottenendo grande successo nel nostro Paese. Nel 2020, erano stati circa 22 milioni i dispositivi per la firma digitale attivi e, solamente negli ultimi 12 mesi, sono state generate oltre 3 miliardi di firme digitali.
Cos’è la firma digitale?
La sua definizione descrizione si trova nell’articolo 24 del Codice dell’amministrazione digitale: si tratta del corrispettivo informatico della firma autografa e, proprio per questo, si riferisce in maniera “univoca ad un solo soggetto ed al documento o all’insieme di documenti cui è apposta o associata”.
La firma digitale può integrare o sostituire “l’apposizione di sigilli, punzoni, timbri, contrassegni e marchi di qualsiasi genere ad ogni fine previsto dalla normativa vigente” e, una volta apposta sul documento elettronico, conferisce allo stesso valenza legale e giuridica.
Dal punto di vista tecnico, questa particolare e innovativa firma deriva da un articolato procedimento informatico basato su sofisticate tecniche crittografiche per cui a un documento informatico vengono associati in modo indissolubile due numeri binari di pari lunghezza pari. In particolare, le due chiavi elettroniche funzionano solo quando l’una è collegata all’altra ma possono essere identificate solamente in maniera indipendente.
Come funziona la firma digitale?
Al pari della firma autografa, quella digitale permette di conferire valore legale e giuridico ai documenti su cui viene apposta.
La firma digitale fonda le proprie radici su 3 principi fondamentali, che sono:
- Principio di autenticità: riferendosi ad un solo soggetto, la firma digitale accerta l’identità di chi ha sottoscritto il documento, che sia una persona fisica o un’impresa
- Principio di integrità: come per la firma autografa, una volta apposta sul documento, la firma digitale garantisce che lo stesso non venga modificato o alterato
- Principio di non ripudio: chi appone la firma digitale sul documento non può in nessun modo negarla.
La sua funzione trova molti ambiti di applicazione. Oltre ad essere estremamente utile per denunce, documenti relativi a cambi di residenza, domicilio o per la richiesta dei contributi, è usata anche nei contratti, nei verbali delle riunioni, negli ordini di acquisto, nei bilanci e negli atti societari, nelle comunicazioni con la Pubblica Amministrazione e non solo.
Da qualche settimana, la firma digitale viene adoperata persino per le leggi di iniziativa popolare e i referendum.
Come si ottiene la firma digitale?
Possono richiedere la firma digitale tutte le persone fisiche e l’iter per ottenerla varia a seconda del gestore a cui si richiede. L’elenco dei prestatori di servizi fiduciari attivi in Italia è consultabile sulla pagina ad hoc creata dall’AgID.
Ogni provider stabilisce la propria procedura e il proprio kit di installazione. Cambia ovviamente anche il prezzo, il più delle volte modulato sull’offerta prevista e sulle funzionalità garantite.