A partire da oggi la provincia di Latina e tutto il Lazio diventano ufficialmente zona rossa. E’ la prima volta per la nostra regione da quando è stato introdotto il sistema basato sulle fasce di rischio. In queste ore Alessio D’amato, Assessore alla Sanità del Lazio, ha rilasciato un’intervista alla Repubblica dove ha spiegato che «Ci chiudono per dati vecchi di 14 giorni». D’Amato non ha quindi accettato di buon grado il passaggio diretto dalla fascia gialla a quella rossa.
L’Assessore alla Sanità ha spiegato a Repubblica che il metodo per determinare il colore delle regioni dovrebbe essere rivisto. Secondo D’Amato infatti, i meccanismi e le regole per la determinazione delle fasce di rischio dovrebbero essere ripensati. «Non si può decidere solo in base all’indice Rt. Purtroppo le regole che ci siamo dati a livello nazionale di fatto prevedono questo automatismo. Siamo a 1.31, sopra quota 1.25», ha spiegato l’Assessore.
Quello che è scorretto secondo D’Amato è il periodo preso in considerazione per decidere quale fascia di colore assegnare alle regioni. I valori presi in esame sono quelli di 14 giorni prima rispetto al presente. Secondo l’Assessore alla Sanità, alcuni dati del Lazio risultano essere meno gravi. «Per ogni 100 mila abitanti nel Lazio è ferma a 173, mentre il limite per passare in zona rossa è fissato a 250», ha spiegato D’Amato riferendosi all’incidenza dei positivi all’interno della Regione.
Anche i dati legati alle terapie intensive e ai posti letto non sono poi così allarmanti. Stando ai dati di oggi, domenica 14 marzo 2021, nella regione i posti di terapia intensiva sono ancora a rischio ma ancora al limite. Infatti si parla del 29% dei posti occupati con la soglia fissata al 30%. Per quanto riguarda invece i posti letto in ospedale, i dati evidenziano che nella Regione questi sono occupati al 34% quando la soglia critica viene fissata al 40%.