Si è conclusa solo da poche ore la 97° edizione degli Oscar 2025, che quest’anno ha visto come asso pigliatutto lo straordinario “Anora” di Sean Baker.
Anora con ben sei candidature all’attivo, ne porta a casa ben cinque:
- MIGLIOR FILM
- MIGLIOR REGIA
- MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
- MIGLIOR MONTAGGIO
- MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
Anora propone nella sua trama, la storia di una Cenerentola moderna fra amore, sesso e soldi, un film quasi folle e tra le righe, ma da vedere per la sua originalità!

Purtroppo, nessun riconoscimento per la nostra Isabella Rossellini in gara come miglior attrice non protagonista per “Conclave”, il premio è andato alla bravissima Zoe Saldana per Emilia Perez, ma la pellicola dedicata alla delicata procedura per eleggere un nuovo Pontefice, oltre il successo di pubblico e critica ottenuto, ha portato a casa la statuetta per la Miglior sceneggiatura non originale.
Andiamo con ordine, il mattatore della serata è stato Conan O’Brien, celebre conduttore televisivo, comico ed attore americano di origine irlandesi, il quale, ha iniziato la sua carriera come sceneggiatore e produttore de i Simpsons, i famosi personaggi gialli, tanto amati in Italia.
Da evidenziare anche le divertenti GAG proposte dagli attori comici Adam Sandler e Ben Stiller, il primo con un improponibile outfit fuori logo per la serata ed il secondo per i problemi “tecnici” nel raggiungere il palco… Come sempre due istrionici mattatori, ben conosciuti anche da noi! Da vederli entrambi, se vi siete persi la diretta!
O’Brien è stato un vero mattatore della serata con gag e situazioni veramente spiritose che hanno reso la cerimonia degli Oscar veramente spassosa da seguire, trasmessa in diretta dalla RAI!
Tornando ai film, Anora ha sconfitto l’eccellente “The Brutalist” che aveva all’attivo ben dieci candidature, lasciando, si fa per dire, all’ottimo film di Brady Corbet, che narra le vicissitudini di un ebreo ungherese, solo 3 statuette, una come Miglior attore protagonista ad Adrien Brody, già vincitore per un film analogo nel 2002 per Il pianista, per Miglior colonna sonora originale e Miglior fotografia.
The brutalist è un film toccante e straordinario, come tante pellicole dedicate all’Olocausto, ma l’umanità trasmessa dal protagonista, il bravissimo Adrien Brody, rende in quasi tre ore e mezza di film, un nuovo punto di vista diviso fra fragilità e coraggio!
Come dicevamo oltre l’Oscar per la fotografia, la miglior colonna sonora è andata a Daniel Blumberg!
Il terzo incomodo, su cui l’Academy degli Oscar si è dimostrata più avara in termini di riconoscimenti è stato Emilia Perez, ben tredici candidature, ma strappa solo due statuette come Miglior attrice protagonista alla bravissima Zoe Saldana e Miglior canzone originale “El Mal”.
Il film, il quale, vantava Karla Sofia Gascon, attrice trasgender, nel ruolo di Emilia, non è riuscito a dimostrare la sua potenza, la sua forza, costruita su una storia equilibrata e di grande spessore, i soli due Oscar portati a casa non devono sminuire una pellicola che ha il suo fascino e merita di essere visto, da chi ancora non lo abbia fatto! Potente!
Proseguendo, da riscoprire anche lo straordinario viaggio proposto dal film “A real pain”, dove due ragazzi, David e Benji Kaplan, due cugini ebrei statunitensi decidono di fare un viaggio in Polonia per vedere i luoghi dove la nonna era nata e cresciuta.
Il premio Oscar come Miglior attore protagonista va proprio al bravissimo Kieran Culkin, fratellino minore di quel Macaulay reso celebre da Mamma ho perso l’aereo.
La miglior attrice protagonista, come annunciato in testa all’articolo, è andato a Mikey Madison per Anora, stesso discorso per la straordinaria regia a Sean Baker, giovane regista attivo nel cinema indipendente, qui al suo primo, vero riconoscimento!
Nella categoria dedicata solitamente ai più giovani e non solo, il Miglior film di animazione è andato al sorprendente “FLOW”, dove quattro improbabili animali, un gatto, un labrador, un capibara, un lemure ed un serpentario, vivono una esperienza incredibile, imparando a superare le differenze che li separa.
Il film realizzato da uno studio indipendente lettone, al loro primo trionfo, con il loro film hanno battuto i due mostri sacri della Disney ed inizialmente favoriti, Inside out 2 e Oceania 2!
Come Migliori costumi e Miglior scenografia, le streghe battono i vampiri due a zero, potremo dire, i due Oscar sono stati portati entrambi a casa da “WICKED” che ha battuto un altro grande deluso della serata che è rimasto a bocca asciutta, Nosferatu.
La storia delle streghe verdi di Oz ha prevalso sul remake del celebre Nosferatu di Bela Lugosi, non so voi, ma forse il vampiro meritava qualcosa in più, ma la mia è solo una opinione personale.
Miglior trucco per The Substance, un horror fra fantascienza e thriller con una bravissima Demi Moore al comando della pellicola, un film pazzesco e surreale, da riscoprire, il premio ricevuto per il trucco la dice tutta!
Timothee Chalamet rimasto all’asciutto per la candidatura di “A complete unknown” come Miglior attore protagonista, ha visto la vittoria in due categorie tecniche, Migliori effetti visivi e Miglior sonoro per il seguito di DUNE, parte seconda.
Altre categorie premiate, seppur minori, ma non meno importanti, hanno visto il trionfo per “No other land” come Miglior documentario; “The only in the orchestra” come miglior cortometraggio documentario; “In the shadows of the cypress” come Miglior cortometraggio d’animazione, “Sono ancora qui” Miglior film brasiliano internazione e “I’m not a robot” a Victoria Warmerdam e Trent come Miglior cortometraggio Live action.
Una menzione speciale per gli Oscar alla carriera, che hanno visto ben quattro riconoscimenti quest’anno:
QUINCY JONES, (Premio postumo vista la scomparsa avvenuta ad inizio Novembre 2024) storico produttore musicale e cinematografico, il quale, ha collaborato con grandi leggende della musica, del calibro di Ray Charles, Frank Sinatra e Michael Jackson.
JULIET TAYLOR celebre casting director della storia del cinema.
RICHARD CURTIS fondatore di Comic Relief, una organizzazione benefica per combattere la povertà.
MICHAEL G. WILSON e BARBARA BROCCOLI, celebri produttori storici (La famiglia Broccoli ha radici italiane, il padre Giovanni Broccoli era originario di Carolei in provincia di Cosenza) della saga di James Bond, che proprio recentemente dopo quasi sessanta anni hanno ceduto i diritti della saga in mano a NETFLIX!
Toccante, infine, il momento del ricordo da parte di Morgan Freeman del grande attore Gene Hackman, recentemente scomparso, Morgan ha ricordato l’amico, l’uomo ed il grande attore che è stato!
ECCO IL RIASSUNTO DI TUTTI I PREMI, VINCITORI E VINTI:
Miglior Film
- Anora – VINCITORE
- The Brutalist
- A Complete Unknown
- Conclave
- Dune – Parte 2
- Emilia Perez
- Io sono ancora qui
- Nickel Boys
- The Substance
- Wicked
Miglior Regia
- Sean Baker – Anora – VINCITORE
- Brady Corbet – The Brutalist
- James Mangold – A Complete Unknown
- Jacques Audiard – Emilia Pérez
- Coralie Fargeat – The Substance
Miglior Attrice protagonista
- Cynthia Erivo – Wicked
- Karla Sofía Gascón – Emilia Pérez
- Mikey Madison – Anora – VINCITRICE
- Demi Moore – The Substance
- Fernanda Torres – Io sono ancora qui
Miglior Attore protagonista
- Adrien Brody – The Brutalist – VINCITORE
- Timothee Chalamet – A Complete Unknown
- Colman Domingo – Sing Sing
- Ralph Fiennes – Conclave
- Sebastian Stan – The Apprentice
Miglior Attore non protagonista
- Yura Borisov – Anora
- Kieran Culkin – A Real Pain – VINCITORE
- Edward Norton – A Complete Unknown
- Guy Pearce – The Brutalist
- Jeremy Strong – The Apprentice
Miglior Attrice non protagonista
- Monica Barbaro – A Complete Unknown
- Ariana Grande – Wicked
- Felicity Jones – The Brutalist
- Isabella Rossellini – Conclave
- Zoe Saldaña – Emilia Pérez – VINCITRICE
Miglior Sceneggiatura originale
- Anora – VINCITORE
- The Brutalist
- A Real Pain
- September 5
- The Substance
Miglior Sceneggiatura non originale
- A Complete Unknown
- Conclave – VINCITORE
- Emilia Pérez
- Nickel Boys
- Sing Sing
Miglior Film Internazionale
- Brasile, Sono ancora qui – VINCITORE
- Danimarca, The Girl with the Needle
- Francia, Emilia Pérez
- Germania, Il seme del fico sacro
- Lettonia, Flow
Miglior Film d’animazione
- Flow – VINCITORE
- Inside Out 2
- Memoir of a snail
- Wallace & Gromit: Vengeance Most Fowl
- The Wild Robot
Miglior Montaggio
- Anora – VINCITORE
- The Brutalist
- Conclave
- Emilia Perez
- Wicked
Miglior Scenografia
- The Brutalist
- Conclave
- Dune – Parte 2
- Nosferatu
- Wicked – VINCITORE
Miglior Fotografia
- The Brutalist – VINCITORE
- Dune – Parte 2
- Emilia Perez
- Maria
- Nosferatu
Migliori Costumi
- A Complete Unknown
- Conclave
- Gladiatore II
- Nosferatu
- Wicked – VINCITORE
Miglior Trucco e acconciature
- A Different Man
- Emilia Pérez
- Nosferatu
- The Substance – VINCITORE
- Wicked
Migliori Effetti visivi
- Alien: Romulus
- Better Man
- Dune – Parte 2 – VINCITORE
- Kingdom of the Planet of the Apes
- Wicked
Miglior sonoro
- A Complete Unknown
- Dune – Parte 2 – VINCITORE
- Emilia Perez
- Wicked
- The Wild Robot
Miglior Colonna sonora originale
- The Brutalist – Daniel Blumberg – VINCITORE
- Conclave – Volker Bertelmann
- Emilia Pérez – Clément Ducol and Camille
- Wicked – John Powell and Stephen Schwartz
- The Wild Robot – Kris Bowers
Miglior Canzone Originale
- “Never Too Late” da Elton John: Never Too Late
- “El Mal” da Emilia Pérez – VINCITRICE
- “Mi Camino” da Emilia Pérez
- Like A Bird” da Sing Sing
- “The Journey” da The Six Triple Eight
Miglior Documentario
- Black box diaries
- No other land – VINCITORE
- Porcelain war
- Soundtrack to a coup d’etat
- Sugarcane
Miglior Cortometraggio documentario
- Dead by numbers
- I am ready, Warden
- Incident
- Instruments of a beating heart
- The only girl in the orchestra – VINCITORE
Miglior cortometraggio d’animazione
- Beautiful men
- In the shadows of the cypress – VINCITORE
- Magic candies
- Wander to wonder
- Yuck!
Miglior cortometraggio Live Action
- A Lien – Sam Cutler-Kreutz e David Cutler-Kreutz
- Anuja – Adam J. Graves e Suchitra Mattai
- I’m Not A Robot – Victoria Warmerdam e Trent – VINCITORI
- The Last Ranger – Cindy Lee e Darwin Shaw
Arrivederci agli Oscar 2026!
Dario Valeri