“L’Rt della nostra regione è di poco sopra l’1. Quindi da domenica saremo in zona arancione” ad anticipare ufficialmente l’imminente decisione del Cts è l’assessore alla Sanità del Lazio D’Amato. “E’ un cambio che giunge per la prima volta a livello regionale, visto che siamo stati sempre in fascia gialla” – spiega l’assessore.
Questa la time line che porterà, già nella giornata di oggi, ad assumere la decisione anticipata dall’assessore. Alle 12.30 il Cts (Comitato Tecnico Scientifico) prenderà atto dei dati elaborati dalla cabina di regia. A quel punto il ministro Speranza adotterà il provvedimento che dovrebbe essere “operativo” già a partire dalla mattina di domenica (anche se esiste una possibilità – marginale – che il provvedimento entri in vigore a partire da lunedì).
In zona arancione gli spostamenti sono consentiti solo all’interno del proprio Comune, dalle 5 alle 22. L’autocertificazione, dunque, servirà per motivare spostamenti al di fuori dei confini comunali (o regionali), oppure durante il coprifuoco (dalle 22 alle 5). Naturalmente gli spostamenti fuori Comune o Regione saranno consentiti per motivi di lavoro, salute o necessità. Sarà sempre permesso il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, tranne che per le seconde case fuori dalla regione o provincia autonoma. Chi vive in un Comune fino a 5mila abitanti potrà spostarsi liberamente, tra le 5 e le 22, entro i 30 chilometri dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra regione o provincia autonoma), con il divieto però di recarsi in capoluoghi di provincia.
In zona arancione bar e ristoranti possono lavorare solo con servizio d’asporto o consegna a domicilio. Con il nuovo dpcm, tuttavia, l’asporto dai bar si fermerà alle 18: da quell’ora gli esercenti potranno lavorare solo con servizio di delivery. I centri commerciali resteranno aperti solo dal lunedì al venerdì, mentre nei weekend e nei festivi/prefestivi dovranno tenere le saracinesche abbassate. L’apertura dei negozi sarà consentita fino alle 21.