Quando si potrà bere una tazza di caffè al bancone? Quando andremo al nostro ristorante/locale preferito? Pronosticare una data esatta non è possibile. Il nostro paese dovrà resterà in lockdown per almeno altre due settimane circa, fino al prossimo 3 maggio 2020.
Ma quando sarà davvero consentito ripartire dopo il luogo stop per l’emergenza covid19? A domandarlo a gran voce sono anche i proprietari che devono pensare a pagare affitti, imposte e tasse; ma anche gli stessi dipendenti, che hanno necessità di liquidità per tirare avanti. Tutto dipende dall’indice R0, vale a dire il valore “erre con zero”, che sta ad indicare il tasso di contagiosità di un virus. Al momento l’indice R0 è vicino all’1, affinché però si possa autorizzare l’apertura di bar e ristoranti, sé necessario che esso scenda ancora. Più o meno potrebbe bastare un valore pari a 0,5. Solo quando ogni due persone affette da COVID-19 ci sarà un solo nuovo contagiato si potrà pensare allo sblocco delle attività che hanno a che fare con la ristorazione. Gli esperti parlano di metà di maggio, ma non è da escludere che l’ok per bar e ristoranti possa arrivare solo ai primi di giugno. Insomma ci sarà da soffrire ancora, sono in fondo alla lista.
Chi, invece, rischia di salutare l’anno senza poter riprendere la propria attività sono gli operatori del settore cultura. Per cinema e teatri non se ne parla prima di Natale, mentre per discoteche, concerti open air, festival di vario genere e stadi, si va a finire addirittura a marzo 2021. Discorso analogo per eventi più piccoli che, andando in scena all’interno di location ulteriormente più strette, dovranno adeguarsi.