Suor Piera Squenna, di 71 anni, è stata condannata a un mese e dieci giorni di carcere (pena sospesa) per aver applicato, da maestra dell’asilo di Vespolate, “atti correttivi sproporzionati al comportamento dei bambini , frasi inquietanti che potevano compromettere la salute psichica dei piccoli e, comunque, in generale, condotte inadeguate anche nei confronti di un bimbo con problemi di salute”. Il processo era stato avvisto con l’accusa a carico della donna di abuso di mezzi di correzione. Erano infatti frequenti frasi come “Andate al cimitero perché, ricordate, non muoiono solo i vecchi ma anche i bambini”, “Lo sapete che anche i bambini muoiono”, “Non guardarmi, girati, altrimenti ti faccio cadere gli occhi”. E poi non mancavano schiaffi e scapaccioni per riprendere i bimbi più agitati. Il suo legale, l’avvocato Claudio Bossi, ha annunciato appello. Nell’arringa difensiva ha detto che «tre episodi sono provati e per un quarto c’è solo la parola di una mamma”.
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