L’amministrazione di Latina ha proposto l’introduzione del “daspo urbano” per affrontare la presenza dei senza fissa dimora in alcune zone della città. La modifica del Regolamento di Polizia Urbana prevede l’allontanamento temporaneo dei senza tetto da aree sensibili, una misura che la consigliera M5S Maria Grazia Ciolfi critica come inefficace. Secondo Ciolfi, questa misura non risolve il problema, ma sposta semplicemente il fenomeno senza affrontarne le cause sociali, trattando i senzatetto alla stregua di criminali. La proposta non è stata ancora votata, e la maggioranza appare divisa sulla questione.
La proposta di delibera, presentata mercoledì in commissione, prevede l’allontanamento dei senza fissa dimora dalle aree centrali della città, incluse zone sensibili come quella della Curia, i portici e gli ospedali. L’obiettivo dichiarato è quello di “ripristinare il decoro urbano” e garantire una maggiore sicurezza, ma la misura è stata fortemente criticata, soprattutto da chi sostiene che spostare i poveri da un quartiere all’altro non risolva il problema alla radice, ma lo nasconda semplicemente alla vista della comunità.