In via Eroi del Lavoro a Latina, un palazzo un tempo appartenuto all’Inps si trova oggi in condizioni di degrado estremo. Questo edificio, destinato in passato a ospitare lavoratori dell’Istituto di previdenza e di altri enti pubblici a canone calmierato, è ora un simbolo di abbandono e malgestione, con conseguenze gravi per i suoi inquilini, molti dei quali anziani.
Il complesso è stato ceduto dall’Inps a un gruppo finanziario, che ora cerca di vendere gli appartamenti a prezzi compresi tra i 120 e i 180 mila euro, cifre inaccessibili per gli attuali inquilini. Nel frattempo, l’edificio è stato lasciato al degrado: riscaldamenti mai attivati, balconi infestati da carcasse ed escrementi di piccioni, e appartamenti sfitti invasi da insetti.
Gli attuali residenti, costretti a pagare regolarmente le rate di mantenimento senza ricevere i servizi dovuti, vivono in condizioni precarie. Qualcuno si arrangia con stufe a gas, nonostante siano vietate, mentre altri evitano di usare l’ascensore o di accedere ai balconi per paura di incidenti. L’intero edificio somiglia sempre più a un “girone dantesco”, come descritto dagli stessi inquilini.
La vicenda sottolinea un paradosso sociale: centinaia di persone a Latina sono in lista d’attesa per un alloggio popolare, mentre questi appartamenti, realizzati per accogliere famiglie con redditi bassi, stanno per essere venduti a prezzi fuori portata. Nel vicino Palazzo Lamaro, una situazione simile è già avvenuta, ma qui le condizioni sembrano essere persino peggiori.
Le famiglie rimaste chiedono che l’Inps, l’ex proprietario dell’immobile, intervenga per garantire condizioni di vita dignitose e per risolvere una situazione che sta rapidamente degenerando. Fino ad allora, però, il palazzo rimane un triste simbolo di come le dismissioni immobiliari, se non gestite con responsabilità, possano trasformarsi in un incubo per chi ne subisce le conseguenze.