Emergono nuovi dettagli sulla vicenda giudiziaria che vede protagonisti Manuel Bortuzzo e la sua ex fidanzata, Lucrezia Hailè Selassié, conosciuta come Lulù Selassié. L’ex gieffina è accusata di stalking e minacce nei confronti del nuotatore, che ha deciso di denunciarla a causa di comportamenti ossessivi e intimidatori.
Da quanto si apprende dai giornali nazionali, secondo le carte dell’inchiesta, Lulù avrebbe inviato una serie incessante di messaggi nonostante fosse stata bloccata dall’atleta, fino a seguire Bortuzzo all’estero e in luoghi delicati come l’ospedale. Durante un episodio riportato dagli inquirenti, mentre Manuel si trovava in una struttura sanitaria a Latina per accertamenti medici, Lulù avrebbe dato in escandescenze. La ragazza avrebbe insultato i medici che le impedivano di accedere alla sala operatoria, arrivando a bussare violentemente alla porta e a colpirla con calci.
Tra le frasi incriminate ci sarebbe una minaccia diretta e inquietante: «Se non stai con me ti ammazzo e mi ammazzo», che avrebbe portato Bortuzzo a vivere in un costante stato di ansia. La Procura di Roma, nelle figure del pm Claudia Alberti e del Procuratore Aggiunto Giuseppe Cascini, ha formalizzato le accuse, a cui Lulù Selassié ha risposto chiedendo il rito abbreviato.
La vicenda, che ha catturato l’attenzione mediatica, evidenzia ancora una volta l’importanza di sensibilizzare sull’impatto devastante che comportamenti di stalking e minacce possono avere sulle vittime. Bortuzzo, noto per il suo coraggio e la sua determinazione, ha scelto di non tacere, facendo emergere una storia che potrebbe rappresentare un monito per tanti altri.
L’ex gieffina non ha ancora rilasciato dichiarazioni pubbliche, mentre l’avvocato della difesa si prepara a far valere le proprie ragioni in tribunale. Si attendono ulteriori sviluppi in un caso che sta dividendo l’opinione pubblica.