nanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di quattro persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni di privati, della Regione Lazio e per falsificazione di atti pubblici. Gli arresti sono state eseguiti a carico di due persone di Velletri e altrettante di Latina, che risultavano titolari di fatto delle strutture.
L’operazione, condotta dalle “Fiamme Gialle” di Velletri, guidate dal Capitano Alessandro Bruno, e coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha fatto luce su un’organizzazione criminale che, attraverso due istituti con sede a Velletri e Latina, rilasciava diplomi di “operatore socio sanitario” e attestati di specializzazione in “primo soccorso e sicurezza sul lavoro” senza il necessario svolgimento dei corsi formativi e dei tirocini obbligatori.
Le indagini, avviate a seguito di segnalazioni della Regione Lazio e di numerose querele, hanno accertato che oltre 160 persone provenienti da tutta Italia hanno ottenuto false qualifiche, in alcuni casi persino durante situazioni improbabili: emblematico il caso di uno spacciatore di droga residente in Toscana, sottoposto agli arresti domiciliari, che risultava formalmente presente alle lezioni frontali.
La normativa per conseguire il diploma di operatore socio-sanitario prevede un corsa da oltre mille ore: per la teoria vanno svolte 562 ore. Secondo la ricostruzione dei militari della Finanza, le ore di teoria venivano svolte a distanza tramite video caricati su Whatsapp o Youtube. Inoltre, per sostenere l’avvenuta teoria svolta, era necessario avere dei registri per vedere se le lezioni fossero svolte in aula o in strutture sanitarie o case di ripose. In realtà, secondo l’accusa, venivano attestate presenze nei registrati mai effettivamente avvenute, oppure i tirocini erano stati svolti solo in case di riposo per anziani e mai in ospedali. Così facendo, chi usciva dai “diplomifici” si relazionava con persone fragili o disabili senza una adeguata preparazione.
Su richiesta della Procura, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Velletri ha disposto anche il sequestro preventivo di circa 120.000 euro, somma pari al contributo erogato dalla Regione Lazio alle società coinvolte nell’ambito del programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (G.O.L.), finanziato con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.).