Nella mattinata odierna, 24 ottobre, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Latina, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, hanno tratto in arresto, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma, un ventenne del capoluogo, in atto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per i propri precedenti di polizia, gravemente indiziato di lesioni personali e minacce aggravate dal metodo mafioso, in violazione degli obblighi imposti con la Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza.
Gli accertamenti dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, sotto la direzione della Procura distrettuale, hanno permesso di definire compiutamente l’aggressione, ricostruendo come il sorvegliato speciale, che aveva dapprima importunato alcune ragazze che erano in compagnia della vittima, si sarebbe avvicinato al giovane, col pretesto di volergli parlare, lo avrebbe afferrato per il collo fino a fargli perdere i sensi. Dopo averlo scaraventato a terra, lo avrebbe picchiato violentemente, colpendolo al capo, al torace e agli arti, provocandogli gravi lesioni, lasciandolo tramortito a terra. Prima di allontanarsi dal luogo degli eventi lo avrebbe infine minacciato di ulteriori ripercussioni in caso avesse sporto denuncia, sfruttando il potere intimidatorio derivante dalla sua appartenenza ad una nota famiglia locale.
I Carabinieri della Sezione radiomobile di Latina, nella notte del 28 settembre, erano intervenuti su richiesta del 112, nel piazzale vicino al liceo classico “Dante Alighieri” dove, poco prima, era stata segnalata una lite.
Il 18enne, nel tentativo di dissuadere dalle molestie poste in essere nei confronti di due sue amiche, sarebbe stato pestato dal ragazzo che, poco prima dell’intervento dei militari dell’Arma, si era allontanato.