Ci siamo: settembre è ormai alle porte, e tra pochissimi giorni torneremo a danzare il valzer della quotidianità, fatto di impegni, incombenze, lavoro, ma soprattutto obiettivi.
Arriviamo a questo momento dell’anno dopo aver vissuto il tempo ristoratore delle vacanze, nel quale abbiamo cercato di recuperare quante più energie possibili, e allo stesso tempo abbiamo tentato di scaricare tutte le scorie fisiche e mentali accumulate nei mesi precedenti.
Quello che stiamo per affrontare è un tempo molto particolare, perché non coincide solo con la ripresa della vita “normale”, ma perché è vissuto anche come una sorta di giro di boa, di nuova partenza, di nuovo inizio.
È il periodo dell’anno, infatti, nel quale si tende maggiormente a fare bilanci della propria esistenza: la propensione è quella di confrontare ciò che costituisce attualmente la nostra realtà con ciò che invece alimenta i nostri sogni.
La differenza tra queste due sfere rappresenta il piano dei nostri desideri, ciò che maggiormente è capace di suscitare in noi entusiasmo e voglia di fare, nonché di spingerci verso nuovi orizzonti.
Ma bisogna fare molta attenzione, perché l’entusiasmo e il desiderio sono fuochi che se non vengono adeguatamente alimentati, rischiano di consumarsi nell’arco di breve tempo, allontanandoci così dal riuscire a realizzare davvero i nostri desideri.
Siamo chiamati, quindi, ad analizzare attentamente come stabilire obiettivi bilanciati alla nostra persona, e come far sì che questi possano essere raggiunti seguendo un percorso virtuoso.
Il primo passo è senza dubbio quello di fare luce e chiarezza dentro di noi: quali sono realmente gli obiettivi che vorremmo raggiungere? E soprattutto: qual è la priorità che associamo a ciascuno di essi?
Per rispondere adeguatamente a queste due domande è necessario prendere un foglio di carta e dividerlo verticalmente in tre colonne: man mano che analizzeremo un obiettivo, dovremo capire in quale delle tre colonne andarlo ad inserire e perché.
Nella prima colonna dovremo collocare tutti gli obiettivi a breve termine, cioè quelli che puntiamo a realizzare nel giro di sei mesi dal momento nel quale effettuiamo quest’analisi, nella seconda quelli a medio termine, da realizzare entro diciotto mesi, e nella terza quelli a lungo termine, per i quali ci riserveremo un tempo fino a cinque anni.
Se inizialmente si viene pervasi da un alone di scetticismo, non preoccupiamoci, e andiamo avanti senza timore: si tratta, infatti, di un esercizio che ho conosciuto durante un corso sulla gestione del tempo e al quale io per primo mi sono approcciato con grande diffidenza.
Incuriosito, però, ho deciso di testarlo personalmente sulla mia vita, e il risultato che ho ottenuto è stato quello di aver tratto profondi benefici, tanto che ancora oggi continuo a scrivere su un foglio quelli che sono gli obiettivi che vorrei raggiungere.
Si tratta di un’analisi che mi dà la bussola per ottenere ciò che mi prefiggo, senza depauperare inutilmente energie ed entusiasmo.
Non dimentichiamo che scrivere i nostri obiettivi significa formulare le nostre esigenze, i nostri desideri, i nostri compiti e le nostre intenzioni concrete.
Gli obiettivi sono delle sfide che richiedono un’azione e pertanto ci rendono “misurabili”.
Avere obiettivi significa orientare le forze del subconscio verso ciò che si desidera e questo ci aiuta ad ottenere quel determinato risultato.
È bene ricordare che avere degli obiettivi chiari e precisi è una necessità che vale tanto per la vita professionale, quanto per quella personale: il consiglio è quindi quello di effettuare la distinzione tra obiettivi a breve, medio e lungo termine sia per la sfera lavorativa che per quella più intima e individuale.
Una volta definite le priorità dei nostri obiettivi, è necessario pianificare il percorso che ci condurrà alla realizzazione degli stessi.
È fondamentale non dimenticare mai come pianificare attentamente i nostri obiettivi significhi tracciare un percorso che possa essere chiaro e definito: questo farà sì che le nostre energie saranno sfruttate al massimo, riducendo drasticamente le eventuali possibilità di fallimento.
È necessario effettuare una pianificazione dettagliata e puntuale: curiamo tutte le sfumature del nostro percorso, individuando e scrivendo i passi da compiere giorno dopo giorno, perché questo ci aiuterà a rimanere organizzati e concentrati, nonché a non disperdere preziose energie.
Non dobbiamo mai dimenticare che raggiungere un obiettivo equivale all’atto di arrivare in un luogo diverso dal quale ci troviamo: per farlo dobbiamo essere in grado di muovere costantemente un passo dietro l’altro, in maniera ordinata e continuativa, per far sì che la strada possa essere la più breve e la più agevole possibile.
Tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati, che siano a breve, a lungo o a medio termine, e per i quali abbiamo proceduto ad un’attenta pianificazione del percorso, necessitano una fase di monitoraggio che rilevi l’avanzamento del nostro cammino.
Verificare i progressi ci aiuta a capire se stiamo rispettando tutti gli step che avevamo pianificato, ma ci supporta anche qualora l’entusiasmo e le energie dovessero ridursi leggermente: vedere fin dove siamo arrivati, confrontandolo con il nostro punto di partenza, ci aiuterà a trovare in noi nuova linfa utile ad andare avanti con nuova energia.
Come in tutti i viaggi, i traguardi intermedi sono fondamentali nel positivo raggiungimento di quelli più lontani da noi: è per questo motivo che la classificazione degli obiettivi a breve termine è basilare nel riuscire a centrare quelli per i quali è necessario un tempo più lungo.
Individuare, pianificare e raggiungere obiettivi più immediati avrà come risultato quello di accrescere positivamente la nostra autostima, che è uno dei carburanti essenziali della nostra vita, e a produrre dentro di noi iniezioni di fiducia, capaci di portare avanti il nostro cammino anche nei momenti più difficoltosi.
C’è un altro esercizio che tutti noi siamo chiamati a fare quando iniziamo a lavorare su un determinato obiettivo, ed è quello della visualizzazione.
Si tratta di immaginare di raggiungere quel determinato obiettivo, visualizzando nella nostra mente le scene che ci troveremo a vivere.
Poniamo ad esempio che il nostro obiettivo sia quello di correre una maratona: praticare la visualizzazione significa proiettare nella nostra mente non solo il momento nel quale ci troveremo a tagliare il traguardo, ma anche ad immaginare molti tra i tratti più suggestivi del percorso, così come tutta l’attesa del pre-gara.
Quando si pratica la visualizzazione è fondamentale concentrarsi su ogni singolo dettaglio, perché nella realtà che andremo a vivere sarà proprio la somma di tutti i più piccoli particolari a dare come risultato l’esperienza che ci troveremo a vivere. Così come nella pianificazione, anche nella visualizzazione dobbiamo essere minuziosi e attenti, perché nulla può essere lasciato al caso.
Se anche tu ritieni che la definizione e la pianificazione dei nostri obiettivi sia fondamentale nel raggiungimento degli stessi, nonché nella realizzazione della nostra persona, ti consiglio la lettura del mio ultimo libro “Come migliorarsi per essere più felici”, edito dalla Lab DFG, nel quale ho approfondito tutti gli aspetti che regolano la comunicazione efficace.
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