Un uomo di 40 anni, residente in provincia di Latina, avrebbe adescato negli scorsi mesi 24 bambini (tutti tra gli 8 e gli 11 anni) attraverso mirati messaggi sui social.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Bologna, è partita dalla denuncia di una ragazzina di 11 anni, che aveva confessato ai genitori di essere stata contattata sui social da un ‘quindicenne’ che l’aveva convinta a farsi foto sessualmente esplicite e a inviargliele.
Al termine delle indagini, l’uomo è stato arrestato per adescamento online di minorenni, violenza sessuale virtuale e pornografia minorile. Stando a quanto emerso, il quarantenne, dopo essersi creato una falsa identità social, spacciandosi appunto per un quindicenne, aveva aperto profili su Snapchat e Instagram. E qui, spiando profili di bambine, le approcciava spesso commentando video o foto che le stesse avevano postato, stabilendo così un primo contatto. Le ragazzine vittime dell’orco virtuale non appartengono a famiglie disagiate, non vivono in contesti di sottocultura o degrado: il comune denominatore tra loro è un’assenza di controllo, da parte di genitori e famigliari adulti, di quel mare vasto e pericoloso che i social rappresentano, in particolare per i più piccoli e per chi non ha gli strumenti adeguati per restare a galla.
L’uomo è stato fermato nella sua abitazione e portato nel carcere di Latina.