C’è uno scoglio emotivo sul quale spesso si infrangono le paure di chi si rivolge a me per effettuare delle consulenze o per partecipare a dei corsi.
Si tratta di una paura che risiede all’interno di noi stessi, e che spesso può essere sopita, fin tanto che non ci troviamo di fronte al dover compiere una scelta importante o al dover intraprendere un nuovo capitolo della nostra esistenza.
E la domanda che sorge spontanea è: “e se non fossi in grado?”.
L’errore, perché un errore alla base c’è, è quello di pensare che alcune nostre caratteristiche facciano parte del nostro bagaglio biologico. Della serie: o ci sono nato o non potrò diventarci.
Che affermazione sbagliata! Tutti possiamo, e dobbiamo, intraprendere un percorso che possa permetterci di lavorare adeguatamente su noi stessi per diventare delle persone migliori, ma soprattutto più felici.
Una situazione nella quale può sorgere il dubbio sul fatto se siamo o non siamo davvero all’altezza, è quando ci troviamo di fronte ad un leader molto carismatico: il primo riflesso concettuale è quello di pensare che noi non potremo mai essere come lui, anche se ci piacerebbe tanto, perché lui è nato con un fuoco capace di illuminarlo in mezzo a decine di altre persone, mentre a noi la natura non ha concesso questo dono.
E invece la leadership non è una qualità con la quale ci si nasce, bensì è una caratteristica che si può acquisire attraverso interventi mirati, come dei corsi di formazione, nonché con l’esperienza diretta sul campo, come lavorando all’interno di un gruppo e misurandosi con altri colleghi.
Perché capi si può nascere, ma leader lo si può solo diventare.
Non ci sono scuse o attenuanti che tengano: sta solo a noi lavorare su noi stessi per diventare la versione di quello che tanto desideriamo essere.
È necessario fare attenzione ad un aspetto: nella vita, così come quando si opera in gruppo e si lavora sul proprio essere leader, le aspirazioni modeste si auto-avverano, limitandoci nel nostro cammino: se siamo convinti di non poter portare a compimento una determinata impresa, sicuramente non ci riusciremo, ritrovandoci a fare i conti con sensazioni ed emozioni negative.
Le nostre aspirazioni mettono un tetto alle nostre performance, con la conseguenza di non permettere alle nostre performance di raggiungere il successo desiderato.
Se, invece, vuoi migliorarti ed elevarti dalla tua attuale condizione, è necessario non aver paura di fissare delle aspettative elevate, perché quasi tutti si adeguano al livello che si trovano di fronte: fissando aspettative elevate ci spingiamo a dare sempre di più, stimolando anche chi ci è attorno a sviluppare più velocemente le proprie qualità.
La prima regola per essere un grande leader, dunque, è quella di avere aspettative elevate, mentre la seconda è di avere molto coraggio.
Il coraggio è quella qualità che ci permetterà di essere sempre davanti al nostro gruppo, di essere noi quelli che aprono nuovi sentieri e percorrono nuove strade che il team, seguendoci, percorrerà dopo di noi.
Diversamente, finiremo per seguire il gregge, senza essere mai in testa, e senza dimostrare mai di essere coraggiosi.
In questo caso è importante capire cosa si vuole davvero: siamo alla ricerca di una carriera tranquilla, che ci dia qualche soddisfazione ma che soprattutto non ci richieda fatica e responsabilità, o vogliamo essere noi ad assumerci dei rischi per essere il punto di riferimento di tutti coloro che ci sono attorno?
La risposta non può che essere la seconda, perché una vita senza rischi è una vita senza crescita, e una vita senza crescita diventa un’esistenza piatta.
È necessario, invece, utilizzare il nostro coraggio per lanciarci in sfide che sappiano animare il nostro cuore e la nostra mente: offrirci, sul posto di lavoro, per gestire progetti che esulano dalle nostre mansioni, è un ottimo mezzo per apprendere nuove nozioni e sviluppare nuove capacità.
Dobbiamo imparare a difendere i nostri interessi, contestando le prese di posizione sbagliate quando appaiono davanti ai nostri occhi, anziché voltare lo sguardo altrove e magari lamentarsene, poi, a distanza di tempo.
Come per tutto ciò che abbiamo visto in queste settimane, non si tratta di un percorso che muove velocemente i suoi passi, ma è un processo che necessita di tempo e pazienza.
Il coraggio si costruisce un po’ per volta, partendo dall’iniziare a prendere dei piccoli rischi, che possano darci la possibilità di crescere e di maturare, assumendo delle responsabilità sempre maggiori.
Se vogliamo accrescere la nostra leadership, per diventare modelli di successo, dobbiamo concentrarci su cinque aspetti fondamentali.
Il primo è quello di fissare degli obiettivi da raggiungere: per tagliare traguardi importanti, dobbiamo fissare alte aspettative, lavorando per raggiungerle gradualmente.
È importante anche comunicare con chi ci sta attorno, per spronare anche gli altri ad assumersi la loro parte di responsabilità.
Il secondo è senza subbio quello di raggiungere gli obiettivi, perché tutto il gruppo che ci sta attorno deve impegnarsi per raggiungere e superare le mete che ci siamo fissati.
Dobbiamo essere forti e spronare il gruppo a trovare delle soluzioni ai problemi che di volta in volta si presenteranno. Questo approccio genera idee e innovazioni, oltre a creare un’atmosfera di partecipazione e condivisione, che contribuirà a motivare ogni singolo elemento del gruppo.
Altro aspetto fondamentale è quello di imparare dagli altri: come spesso accade, anche per chi dirige è più facile raggiungere ottimi livelli se a sua volta ha un esempio da poter seguire.
Un leader di successo si ispirerà sicuramente ad un altro leader affermato, che innescherà non solo un processo di emulazione, ma di ispirazione, che lo porterà ad apprendere meglio, facendo suoi i segreti del leader di riferimento.
Come già detto più volte, la formazione è l’unico strumento del quale non possiamo mai fare a meno. Essere sempre aggiornati è una condizione basilare non solo per migliorare, ma anche per estraniarsi dalla routine quotidiana, che tende ad abbassare le nostre aspettative, fornendoci così nuove e più stimolanti prospettive. È utile seguire un corso per essere sempre informati sulle novità, per rivedere o acquisire capacità specifiche, nonché per analizzare i nostri punti di forza e di debolezza, sui quali dovremo necessariamente lavorare.
L’ultimo, ma non certo per importanza, è quello di sapere che siamo sempre un esempio: se vogliamo essere dei leader non possiamo dimenticare che le nostre parole e le nostre azioni saranno osservate da chi ci sta attorno, che proverà a trarne a sua volta ispirazione. Affinché chi ci circonda creda in noi e nella nostra visione è importante essere noi a dare per primi l’esempio. Se noi lavoreremo su noi stessi per cercare di migliorarci attraverso la formazione, anche chi è attorno a noi farò lo stesso perché ispirato dal nostro esempio.
Se vuoi essere un leader di successo è necessario studiare e frequentare momenti di formazione che sappiano essere come punti di svolta all’interno della nostra vita.
È per questo che ho dato vita all’Academy “Comunicazione Vincente”, un innovativo percorso di formazione che ho studiato personalmente, e che finora ha aiutato più di duecentocinquanta persone che vogliono rompere la loro routine e imparare a guardare la propria vita con occhi diversi.
Se pensi anche tu che sia necessario “formarsi per non fermarsi”, ti invito all’incontro che si terrà a Latina lunedì 8 luglio, nel quale tratteremo, tra le altre cose, il tema della leadership.
Non lasciarti sfuggire l’opportunità di diventare la versione migliore di te stesso: scrivi un’email a [email protected] per avere informazioni riguardo l’Academy o per prenotare la tua partecipazione all’incontro di lunedì 8 luglio.
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