C’è un bellissimo proverbio giapponese che dice: “un solo giorno con un bravo insegnante è meglio di mille giorni di studio diligente”.
Rimango sempre affascinato dalla saggezza racchiusa in questa frase, poiché si tratta di un concetto che affonda le proprie radici nella profonda filosofia del Sol Levante, per la quale non siamo fatti per vivere da soli, soprattutto se il nostro obiettivo è quello di lavorare su noi stessi e di migliorarci.
È questo il segreto della vita: condividere e confrontarsi, per progredire ed evolvere.
C’è un però, che rappresenta il fulcro sul quale ruota il concetto del proverbio, ed è quello per il quale non possiamo fare tutto da soli.
Viviamo un tempo molto pericoloso, nel quale si è ormai radicata la credenza per la quale ci siano alcuni compiti che possiamo svolgere in autonomia, garantendoci comunque un risultato adeguato rispetto alla questione riscontrata inizialmente, nonché alle nostre reali esigenze.
Ecco che, quindi, molti ricorrono al fai da te, e lo fanno anche quando si entra all’interno di sfere molto delicate, come ad esempio quelle della medicina personale, perché si pensa che con un modesto bagaglio culturale accumulato negli anni, e la consultazione di testi e contenuti trovati online, si possano analizzare e risolvere molte tipologie di problematiche.
Niente di più falso e pericoloso.
Se non ci sentiamo bene, e pensiamo che in noi ci sia qualcosa che non vada, abbiamo il dovere nei confronti di noi stessi di affidarci a qualcuno che abbia dedicato la sua vita agli studi e alla conoscenza, proprio come un medico, affinché tutto possa concludersi per il meglio.
Anche quando si entra nel campo del coaching, si può apprezzare come questa tendenza sia assolutamente dilagante: il concetto per il quale le difficoltà incontrate fino a questo punto della nostra vita ci abbiano rafforzato e strutturato, induce molti a pensare di aver acquisito gli strumenti per affrontare in autonomia tutto ciò che si presenterà sul cammino della propria vita da lì in avanti.
E non solo: si ritiene come queste “competenze acquisite” siano sufficienti anche per portare avanti adeguatamente un percorso di miglioramento personale volto al raggiungimento della propria felicità.
È evidente che dietro questo modo di pensare si celi il grave errore di sminuire il valore del confronto, soprattutto con coloro che hanno studiato e approfondito i concetti cardine del campo di azione sul quale si vuole operare, e dall’altra parte si nasconde la mancanza di coscienza per la quale un intervento non adeguato possa produrre danni seri ad una situazione che potenzialmente poteva essere invece facilmente risolvibile.
Quando pensiamo di poter fare qualcosa da soli, come ad esempio nel campo del coaching, immaginiamo di aprire il cofano della nostra auto per tentare di trovare una soluzione ad un problema che abbiamo avvertito durante la marcia.
Nella maggior parte dei casi, gli scenari che prenderanno corpo sono due: il primo è quello per il quale ci troveremo a richiudere il cofano senza aver trovato una reale soluzione, mentre l’altro, ben più grave, è quello per il quale avremo peggiorato la situazione che ci si era palesata inizialmente di fronte.
Questo nonostante potessimo contare su qualche rudimento di meccanica e l’ausilio di testi e video trovati su internet.
Il discorso è assolutamente analogo quando ci troviamo a che fare con noi stessi, con la nostra dimensione più intima e personale, e con il desiderio, o la necessità, di iniziare un percorso di cambiamento: se non possiamo godere del supporto e delle indicazioni di qualcuno che ha dedicato la sua vita allo studio e alla comprensione di tutti gli aspetti che compongono la nostra personalità e il nostro modo di fare, ci ritroveremo a non aver apportato benefici alla nostra vita, o ancor peggio ad averci arrecato dei gravi danni.
Perché, l’azione del coaching porta il suo significato intrinseco proprio nel nome: si tratta di un processo di sviluppo gestito da un professionista qualificato, il coach appunto, che individuerà gli ambiti di potenziale crescita, per definire un programma finalizzato al raggiungimento di propri obiettivi.
Non è possibile, pertanto, svolgere il tutto in autonomia, perché un punto di vista esterno alla propria vita e alle proprie questioni, e le competenze di un professionista, sono i fattori che sposteranno in modo determinante l’ago della bilancia, dal successo al fallimento, dal riuscire a sviluppare le proprie capacità al depauperarle.
È importante comprendere come un intervento di coaching sia complesso e articolato per ciò che concerne il coach, che non dovrà solo capire come intervenire, ma anche con quali tempistiche: anche in questo caso il rischio del fai da te è quello di sovraccaricarci di uno sforzo tanto inutile quanto dannoso, dovuto alla nostra incapacità di discernere le varie fasi di cui è composto l’intervento.
Similarmente a quanto accade nel programma di preparazione ad una maratona, nel quale i carichi di lavoro devono essere commisurati agli obiettivi intermedi, al fine di riuscire di raggiungere il traguardo finale, così anche nel coaching si deve procedere per step, che devono essere analizzati e valutati con cura e costanza dal professionista che ci seguirà.
Non ci sono ricette predeterminate, o schemi che possano essere applicati su ciascuno di noi: fortunatamente siamo tutti diversi, e questa diversità, oltre che arricchire la nostra socialità, richiede che i piani d’azione siano studiati su quelle che sono le capacità e le necessità di ogni singolo individuo.
In altre parole, definire il percorso di miglioramento è come lavorare per confezionare un vestito su misura, che possa valorizzare in modo unico e adeguato tutte le nostre caratteristiche peculiari.
Se anche tu pensi che per tutto ciò sia necessario l’intervento di un professionista capace di comprenderti e di guidarti, e se ritieni che il fai da te sia un’operazione estremamente pericolosa, ecco una grande opportunità: la possibilità di effettuare un consulenza individuale con me, totalmente gratuita, che possa regalarti un tempo nel quale scoprire che c’è una versione migliore di te stesso, che attende solo di essere scoperta e valorizzata.
Non precluderti la possibilità di cambiare e di migliorare solo per pigrizia o per la superbia di pensare di poter fare tutto da solo: vivi un’esperienza direttamente con me, per affrontare un momento che possa rappresentare un vero e proprio punto di svolta nella tua vita.
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