Nell’appuntamento della scorsa settimana (La realtà nasce dalla nostra mente) abbiamo a lungo parlato della correlazione tra ciò che costituisce la nostra realtà e lo stretto legame con ciò che plasmiamo nella nostra mente, nonché dell’importanza di avere un ottimo livello di autodisciplina, per prendere in mano la nostra vita e rivoluzionarla.
Capire che tutto nasce dalla nostra mente e che i pensieri che produciamo, alimentano e modificano la realtà in cui viviamo, è fondamentale per capire la stretta correlazione tra le nostre attività cerebrali e l’influenza che queste hanno sul contesto in cui viviamo quotidianamente.
Allo stesso tempo è necessario comprendere come l’autodisciplina sia l’elemento che ci permette di essere centrati e di restare in ordine con noi stessi per affrontare al meglio le difficoltà che si presenteranno inevitabilmente lungo il cammino della nostra esistenza.
Per immergerci ancora di più all’interno di quest’ultimo argomento, credo possa essere molto interessante analizzare da vicino il vero significato del termine “autodisciplina”.
Il dizionario la definisce come “il controllo dei propri impulsi e la direzione delle proprie facoltà secondo una regola che il soggetto si impone e liberamente riconosce”.
Più che una definizione oserei paragonarla ad una finestra che si spalanca sul nostro io più profondo e sulle dinamiche che lo muovono e lo gestiscono.
Trattandosi di una descrizione molto ampia potrebbe essere utile dividerla in più segmenti, per analizzarla in maniera approfondita e con totale attenzione.
La prima parte, che riguarda “il controllo dei propri impulsi”, mi riporta immediatamente al pensiero del filosofo greco Aristotele, che definiva lo scopo della ragione quello di imporsi sui propri impulsi, sulle proprie passioni, e sui desideri che potrebbero corrompere l’uomo, e, controllandone il comportamento, consentirne l’elevazione dalla stato animale a quello civilizzato della società.
Secondo Aristotele, dunque, il controllo dei propri impulsi passa attraverso la gestione della propria ragione, che ha la funzione di virtù equilibratrice e di rimedio dall’inciampare all’interno di situazioni dannose per la nostra persona.
È quindi ben riconoscibile e distinguibile, all’interno dell’autodisciplina, un nucleo strettamente legato a quello della ragione umana, capace di modificare in meglio la nostra predisposizione ad affrontare la vita, sia negli avvenimenti positivi che in quelli negativi.
Non solo: la ragione umana ci sa elevare, portandoci alla versione migliore di noi stessi, che è l’obiettivo finale verso il quale tutti dovremmo camminare.
C’è poi “la direzione delle proprie facoltà”: si tratta di quella che più comunemente viene definita propensione verso qualcosa.
Solitamente si mette in relazione questo concetto alle novità o al superamento delle difficoltà, quando si vuole indicare la capacità di qualcuno di approcciarsi con situazioni inedite o poco piacevoli.
Quando si pensa alla direzione delle proprie facoltà si può far riferimento a quella che, nella nostra mente e nelle nostre azioni, è la meta della nostra esistenza: la domanda è quella del “dove sto andando?” alla quale possono seguire molteplici e differenti risposte, a seconda del momento della nostra esistenza che stiamo attraversando.
In questo contesto, l’unica proiezione che dobbiamo contrastare con tutte le nostre forze è quella della stasi, dell’immobilismo, perché non andare da nessuna parte equivale a privarci della capacità di direzionare le nostre facoltà, condannandoci di fatto a non utilizzarle e quindi a dissipare le nostre qualità.
L’ultima parte della definizione di autodisciplina fa riferimento alla capacità di imporsi una regola, e di seguirla, dopo che questa è stata liberamente riconosciuta.
Qui si innesta, come una chiave di volta, il principio sul quale poggia tutto il concetto di autodisciplina: non si tratta di una modalità imposta dall’esterno, ma di un principio che trova la sua adozione da una spinta interna a noi stessi.
Per fare un paragone che possa rendere meglio l’idea, l’autodisciplina, e quindi la regola che ci imponiamo dopo averla liberamente riconosciuta, non è la dieta che decidiamo di seguire perché assegnataci dal medico al quale abbiamo deciso di rivolgersi, ma il regime alimentare che abbiamo deciso di cucire su misura a noi stessi, perché sappiamo possa essere il più benefico per la nostra personale salute.
È qui che nasce e si sviluppa la differenza sostanziale con qualsiasi altra forma di regola o precetto, perché l’autodisciplina è ciò che riconosciamo e ci imponiamo autonomamente come tale.
Appresa appieno l’importanza di questo elemento è bene capire che l’autodisciplina, così come molteplici altre qualità personali, non è un principio innato dentro di noi, ma può essere sviluppato seguendo poche e semplici regole, così come non si tratta di una condizione che può sopravvivere senza che sia oggetto di una continua attività di mantenimento e implementazione, affinché possa sempre restare nelle nostre capacità.
Come si può allenare, dunque, l’autodisciplina?
Il primo consiglio è quello di scegliere un’abitudine che si desidera acquisire e applicare tutti i giorni un tempo non inferiore ai novanta minuti per impegnarci realmente a farla nostra.
Ci sono tante sane abitudini che purtroppo tralasciamo a causa dei molteplici impegni ai quali siamo esposti, e che invece potrebbero portare grande giovamento alla nostra persona: ad esempio leggere almeno venti pagine di un libro al giorno, praticare almeno trenta minuti al giorno di attività fisica, o meditare per almeno dieci minuti ogni mattina, appena dopo essersi alzati dal letto. Non importa quale sia la disciplina fisica o il libro al quale dedicarsi, ma è sufficiente comprendere come queste rappresentino un beneficio per il corpo e lo spirito, se portate avanti con costanza e attenzione.
Il secondo consiglio è quello di praticare la gratitudine: prendi un quadernino o un taccuino e scrivi ogni giorno tre cose per le quali ti senti di essere grato.
Questo esercizio ti aiuterà a concentrarti maggiormente sui tuoi beni e a sviluppare una mentalità positiva, capace di leggere i punti di forza e i privilegi all’interno della tua vita.
È importante acquisire quest’abitudine, perché a lungo andare modificherà il nostro sguardo sulla nostra vita, e di conseguenza sul mondo che ci circonda, portando a concentrarci maggiormente su quanto di bello c’è già e non su quanto vorremmo ci fosse.
Gran parte delle inquietudini umane nasce proprio dall’incapacità di apprezzare ciò che si ha, immaginando che tutto ciò che manca, e si desidera, sia il potenziale valore aggiunto della propria esistenza, capace di rendere tutto semplicemente stupendo.
Per allenare l’autodisciplina non è fondamentale solo scegliere un obiettivo da raggiungere, ma anche pianificare con grande attenzione il percorso per arrivare a quello.
Come fatto poco fa per la definizione di autocontrollo, anche per quanto concerne il nostro obiettivo potrebbe essere utile segmentare in più parti l’iter che potrebbe portarci a raggiungerlo: vedere suddivisa in piccoli passi la distanza tra noi e ciò che vogliamo raggiungere, ci aiuterà a pianificare azioni specifiche ancor più mirate, che ci impegneremo a compiere per andare incontro all’obiettivo scelto.
Un altro aspetto importante è quello di uscire fuori dalla nostra comfort zone imparando a sfidare noi stessi su azioni che normalmente eviteremmo di fare.
Che sia la paura o la pigrizia, affrontare il nuovo e l’ignoto è uno degli aspetti più utili per sviluppare l’autodisciplina, così come la capacità di mettere il nostro corpo e la nostra mente in una posizione di studiata scomodità risulta essere utilissimo per essere sempre pronti e reattivi alle mutazioni della realtà.
Quando si punta a trovare un equilibro, la gestione delle emozioni e delle reazioni è fondamentale, per evitare picchi in positivo o in negativo che possano destabilizzarci nel nostro io più profondo.
Nelle situazioni stressanti o sfruttanti dobbiamo quindi essere in grado di prenderci qualche istante per respirare in modo profondo e calmarci.
Altro aspetto di fondamentale importanza è quello della costanza: non si può lavorare in modo specifico sull’autodisciplina, sperando di ottenere dei risultati visibili, senza che la nostra attività non trovi un tempo dedicato giorno dopo giorno. Non solo: è importante cercare di essere costanti anche nello sviluppo di una routine quotidiana, che sappia darci dei punti di riferimento temporali all’interno della giornata.
Cercare di andare a dormire e di svegliarci sempre alla stessa ora, fare colazione ogni mattina e organizzare le giornate in modo che rimanga abbastanza tempo libero per noi stessi, è un esercizio che ci aiuterà ad avere un senso di controllo sulla nostra vita e ad essere più disciplinati nel nostro modo di vivere.
Se, come detto, la realtà che ci circonda nasce nella nostra mente, per avere maggiore autocontrollo dei nostri obiettivi è fondamentale praticare la visualizzazione: di cosa si tratta?
Immaginiamo in modo nitido e costante il risultato che desideriamo raggiungere, visualizzandolo nella nostra mente: questo ci aiuterà a concentrarci su ogni singolo dettaglio, immaginando di raggiungere l’obiettivo con successo.
Ad esempio, se sogniamo di vincere una corsa podistica, immaginiamo nella nostra mente di correre le fasi cruciali della gara, soprattutto le ultime centinaia di metri che ci condurranno al risultato desiderato: visualizzare tutto ciò ci aiuterà ad approcciarci con più forza e più costanza al nostro obiettivo, mantenendo la motivazione alta e la concentrazione sul risultato finale.
È importante, infine, che gli obiettivi prefissati siano non solo a lungo, ma soprattutto a breve termine: scegliere degli obiettivi che possano essere raggiunti in breve tempo, come nell’arco di una settimana o di un mese, infatti, ci aiuta a mantenere alta la motivazione, nonché a rimanere focalizzati su quello che è il risultato che vogliamo raggiungere.
Una strategia da adottare per pianificare degli obiettivi più a lungo termine, è quella di dividere il percorso che ci separa dal loro raggiungimento, scegliendo di inserire dei traguardi intermedi.
Posso dirti, sulla base della mia esperienza personale, che praticare l’autocontrollo è stato di fondamentale importanza per riuscire a cambiare in meglio la mia vita.
Seguire in maniera costante e attenta questi consigli mi ha permesso di migliorare la mia vita e quella delle persone che mi vivono quotidianamente, che possono godere di una versione di me stesso più positiva e solare.
Se anche tu vuoi prendere in mano la tua vita e rivoluzionarla in positivo, ti invito a partecipare all’incontro che si svolgerà a Latina lunedì 17 giugno: si tratta del quinto appuntamento dell’Academy “Comunicazione Vincente”, l’innovativo percorso di formazione che ho studiato personalmente, e che finora ha aiutato centinaia di persone a guardare con occhi diversi la propria realtà, per adottare scelte più consapevoli e positive.
Non privarti della possibilità di diventare la versione migliore di te stesso.
Per maggiori informazioni o per prenotare la partecipazione all’Academy, puoi inviare un’email all’indirizzo [email protected]