C’è una frase molto bella di Ernest Hemingway che mi piace spesso ricordare. Dice “Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi”.
Poche parole che racchiudono una verità incommensurabilmente grande: il nostro futuro non inizia domani, o lunedì, o il primo giorno del prossimo mese. Il nostro futuro inizia oggi.
Ed è sull’oggi che dobbiamo concentrarci per poter guardare avanti nella nostra vita in modo costruttivo.
Non mettiamoci in attesa del “momento giusto” perché non esiste nessun momento migliore di quello che stiamo vivendo in questo istante. Gettiamo via tutte le nostre paure, i nostri timori, e iniziamo oggi, ora, un nuovo cammino nella nostra vita.
Una volta compreso che attendere non serve a nulla se non a perdere potenziali opportunità, c’è anche un altro aspetto che voglio analizzare, dopo averlo sperimentato personalmente in tanti anni di formazione e di lavoro: per migliorare davvero e iniziare il nostro percorso verso la felicità dobbiamo impegnarci ogni giorno.
In altre parole: ora è il momento giusto per cambiare la nostra vita e per voltare pagina, oggi è il giorno uno della nostra nuova esistenza, ma a questo primo passo dovranno seguirne tanti altri, regolari, quotidiani, per far sì che non ci si fermi più.
È un’attività che richiede impegno e costanza, ma è anche la chiave per far sì che gli sforzi profusi non diventino vani. Solo così saremo davvero in grado di evolvere e arricchire il nostro patrimonio personale, e solo così saremo in grado di proiettarci verso la felicità.
Dobbiamo però tenere a mente che, se il desiderio di cambiare davvero scaturisce da noi, non è ponendo l’attenzione solo su noi stessi che potremo vivere una vita migliore e più felice.
Siamo creature meravigliose, e abbiamo il bisogno naturale di vivere all’interno di una società che sappia essere il luogo e lo spunto per confrontarci e migliorarci.
È fondamentale, quindi, capire come, imparare ad entrare in contatto con noi stessi, sia tanto importante quanto imparare ad entrare in contatto con gli altri.
Per vivere a pieno questa esperienza dobbiamo concentrarci su due domande fondamentali:
come posso migliorare il mio approccio con gli altri?
E, come posso migliorare la mia comunicazione?
Alla base di tutto c’è una regola: tratta le persone che entrano in contatto con te meglio di quanto loro si aspetterebbero. Supera le loro aspettative, evitando di far rivivere loro esperienze negative che possono aver segnato il loro passato: facendo così avrai già creato la prima scintilla di benessere.
Fai sempre sentire chi entra in contatto con te felice e accolto, perché è esattamente come tu vorresti sentirti quando ti avvicini a qualcun altro: evita che il tuo interlocutore si senta smarrito o fuori luogo, perché nessuno vorrebbe vivere un’esperienza così.
Per fare ciò è necessario creare da subito le migliori condizioni perché ogni contatto e ogni rapporto possa esprimersi nel migliore dei modi, e curare minuziosamente aspetti che sono fondamentali per costituire dal primo approccio una relazione positiva.
Il primo elemento da tenere sempre in considerazione è quello dell’accoglienza: fai sentire sempre chi è di fronte a te il benvenuto, perché questo contribuirà a creare una sensazione di profondo benessere. Un sorriso genuino seguito da un saluto cordiale sono gli ingredienti perfetti per predisporre in modo favorevole l’incontro fin dall’inizio.
Ma sentirsi benvenuto non basta, perché per creare una connessione davvero positiva bisogna sentirsi importante: è questo ciò che tutti desiderano.
Essere apprezzati e ascoltare attivamente è il modo migliore per far sentire qualcuno importante. L’ascolto attivo è fondamentale nel processo di relazione, perché aiuta le persone a sentirsi importanti quando interagiscono con te.
Ricorda che, oggigiorno, l’attenzione è un bene prezioso di cui molti, purtroppo, dispongono in misura limitata, a causa del cambiamento dettato dallo stile di vita generale: regalare attenzione, così come riceverne, è un profondo attestato di stima.
Dobbiamo ricordare anche che l’ambiente nel quale ci troviamo è un fattore determinante per far sentire benvenuto e importante il nostro interlocutore: questo è un punto estremamente cruciale, che può fare davvero la differenza.
Quando inviti qualcuno a bere un caffè o a condividere del tempo insieme, assicurati sempre che il luogo nel quale vi incontrerete sia il più accogliente possibile, dove poter vivere un’esperienza libera e tranquilla.
Ma ricorda anche che tu sei il primo luogo di incontro, e per questo devi impegnarti nel mantenere il tuo aspetto ordinato, vestendoti nel modo appropriato, per far sì che l’interlocutore si senta davvero a suo agio.
Ricorda, poi, di offrire un’esperienza eccellente in ogni suo aspetto: impressiona chi ti è di fronte creando qualcosa che faccia scaturire in lui il tanto desiderato “effetto wow”. E ricorda che l’incontro non termina al momento dei saluti, ma può essere prolungato attivando delle accortezze che possono risultare tanto apprezzate dal nostro interlocutore: ad esempio inviando un messaggio di ringraziamento dopo il suo ritorno a casa, facendo una telefonata qualche giorno più tardi, o facendogli recapitare una lettera scritta a mano il giorno del suo compleanno.
Spesso ci concentriamo esclusivamente sul tempo nel quale ci troviamo di fronte a chi ci sta a cuore, dimenticando che i rapporti e le relazioni durano anche dopo essere tornati ciascuno alla propria vita.
C’è poi un elemento portante per creare da subito le migliori condizioni per interagire positivamente con gli altri: essere sempre e solo noi stessi. Creare le giuste relazioni significa mostrarsi chiari e onesti con chi si ha di fronte, raccontando in maniera trasparente e genuina la propria personalità e la propria storia.
Se si vogliono creare rapporti a lungo termine, che sappiano essere veri e appaganti, non si può prescindere da questo aspetto: non c’è niente di più dannoso, infatti, che creare un’immagine di sé alterata, perché quando la conoscenza scenderà più nel profondo, ogni discrepanza emergerà inevitabilmente, e la meraviglia provata nei primi incontri lascerà spazio a sensazioni ben più negative.
Costruire un rapporto interpersonale è come edificare una casa: dobbiamo far sì che le fondamenta siano le più solide possibili, e solo la sincerità può garantire la giusta stabilità.
Vorrei soffermarmi in particolar modo su questo ultimo aspetto, perché è questa la causa più frequente per la quale i rapporti si trovano a naufragare dopo esser trascorso un periodo iniziale: mostrarci per quello che non siamo non serve a nulla.
È certamente più utile analizzare i punti sui quali sentiamo di dover migliorare, per attivare dei processi di evoluzione costante che ci portino a quella dimensione dell’io che idealizziamo nei nostri sogni.
Anche in questo caso il lavoro deve essere costante, osservando in maniera lucida il percorso da compiere, e restando sempre coscienti che l’unico modo per raggiungere un miglioramento è quello di applicarsi continuamente.
È possibile migliorare analizzando quello che è il nostro atteggiamento di base, perché è ciò che determina il nostro modo di essere.
Per farlo poniamoci una domanda: da quali convinzioni sono mosso?
Henry Ford diceva “Che tu creda di farcela oppure no, avrai comunque ragione”, quindi il primo passo fondamentale che dobbiamo fare è quello di credere in noi stessi.
C’è infatti un aspetto sul quale dovresti soffermarti a riflettere: perché gli altri dovrebbero avere fiducia in te, se tu per primo non ne hai in te stesso?
Ecco, quindi, che il primo elemento imprescindibile sul quale lavorare è quello di credere in te stesso. Acquisisci consapevolezza delle tue capacità, comprendi quali siano le tue qualità migliori, ma non cadere nell’errore di perdere contatto con la tua realtà: mantenere sempre una buona dose di umiltà ti aiuterà nell’effettuare più lucidamente le riflessioni su te stesso, nonché nel mantenere una relazione sana con il prossimo.
La tua autostima e la tua sicurezza interiore influenzeranno direttamente il tuo atteggiamento, che a sua volta determinerà un cambiamento nei risultati del tuo percorso di miglioramento.
Ma se davvero vuoi fare un ulteriore progresso nella creazione e nella gestione dei rapporti interpersonali, concentrati nel migliorare la comunicazione: questo ti aiuterà sia nel dialogo con te stesso che con chi ti sta attorno.
Capire quali parole utilizzare, in che modo esternare i tuoi pensieri, i tuoi desideri, sogni e paure, in modo che tutti possano arricchirsi di ciò che dici senza sentirsi feriti.
Non solo: questo ti aiuterà anche ad interagire meglio con le persone che ti circondano, facendo sì che le tue richieste saranno comprese meglio.
Si tratta di uno step che ti eviterà quella fastidiosa frustrazione che ci assale quando percepiamo di non sentirci compresi a causa di una comunicazione inefficace.
Prendi consapevolezza dei tuoi metodi di comunicazione e sii disposto a migliorare costantemente.
Migliorare i nostra rapporti interpersonali e la capacità di comunicare con noi stessi, e con chi ci sta attorno, è uno degli argomenti principali dell’Academy “Comunicazione Vincente”, l’innovativo percorso di formazione che ho studiato per aiutare tutti coloro che vogliono acquisire nuove competenze utili al miglioramento della loro vita e al raggiungimento della loro felicità.
Lunedì 25 marzo, a Latina, ci sarà il secondo dei dieci appuntamenti, a cadenza mensile, nei quali si andranno ad approfondire tematiche e aspetti che ci insegnino a ritrovare un corretto dialogo con noi stessi, per recuperare la forza di sfidare il convenzionale, guardando oltre gli ostacoli, reinventando così il nostro futuro.
Scrivimi qui [email protected] per maggiori informazioni e prenotazioni.