Nella serata di ieri, 8 marzo, Personale del Commissariato di Gaeta ha tratto in arresto, nella flagranza del reato diestorsione, commesso ai danni di un imprenditore del sud pontino, due uomini della provincia di Latina, rispettivamente di 51 anni e 43 anni, di cui uno con precedenti specifici.
In particolare, a seguito della denuncia sporta dalla vittima, è stata avviata, d’intesa con la Procura di Cassino, l’immediata attività d’indagine che ha evidenziato come l’imprenditore fosse oggetto di richieste estorsive da diversi mesi; l’uomo, ormai disperato, aveva dilapidato buona parte dei suoi risparmi, in quanto costretto a pagare decine di migliaia di euro, altrimenti si sarebbe visto “bruciare l’azienda”.
Nel pomeriggio di ieri, la vittima è stata nuovamente contattata dai suoi “aguzzini” i quali, con reiterate minacce, inviate anche tramite l’applicazione WhatsApp, hanno preteso la consegna di altri soldi.
Dopo aver fissato un appuntamento con gli estorsori, nei pressi di un bar della periferia di Formia, è stato predisposto un servizio di osservazione e monitoraggio al fine di provare la dazione. Avuta contezza della consegna dei soldi il personale operante è intervenuto e ha provveduto a intercettare e bloccare i malviventi.
Gli estorsori sono stati trovati in possesso della somma, suddivisa in banconote opportunamente “segnate”, per un totale di euro 500 euro.
Per tali fatti, dopo gli accertamenti di rito, i due uomini sono stati dichiarati in arresto per il reato di estorsione in concorso e, come disposto dal Pubblico Ministero di turno presso la Procura di Cassino, tradotti presso i loro domicili in attesa del giudizio di convalida.