Il Questore ha emesso tre DASPO Urbani nei confronti di altrettante persone resesi responsabili di aver aggredito per futili motivi, davanti ad un noto bar nel centro urbano di Latina, con calci, pugni ed anche utilizzando un bastone ed una bottiglia di vetro rotta, un minorenne pontino causandogli lesioni personali giudicate guaribili in 8 giorni di prognosi.
Si tratta dei tre uomini residenti a Latina, di 29, 20 e 45 anni, imparentati fra loro, ritenuti responsabili dell’aggressione ai danni di un minorenne ad agosto, in zona pub.
I tre sono accusati di tentata violenza privata e lesioni aggravate in concorso, nonché per detenzione illegale di armi, poiché, nella tarda serata del 1° agosto 2022, avrebbero aggredito un diciassettenne seduto ad un tavolino di un bar della zona pub.
Secondo la ricostruzione dei militari dell’Arma, i tre si sono avventati insieme contro il giovane, muniti peraltro di coltello, un collo di bottiglia rotta e una mazza di legno, per poi minacciare il 17enne di cavargli gli occhi e ucciderlo. Gli aggressori, successivamente, dopo aver pestato a sangue il ragazzo, persino accoltellato, si sono dati a precipitosa fuga.
I tre sodali, infatti, erano arrivati nei pressi del bar per cercare un altro giovane che aveva avuto, poco prima, con uno di loro un diverbio e non avendolo trovato più sul posto, si erano accaniti sul diciasettenne pensando che lui sapesse dove si trovasse.
E proprio per arginare i sempre più frequenti casi di violenza in luoghi di incontro o svago, vengono azionati tutti gli strumenti già utilizzati contro gli ultrà in ambito sportivo, come appunto quello di impedire a giovani che si rendono autori di violenze in zone con numerosi locali pubblici e ad alta frequentazione, di stazionare nelle vicinanze dei locali pubblici per un periodo da sei mesi a tre anni, in analogia appunto per i soggetti colpiti dal DASPO sportivo.
I tre soggetti, destinatari di un’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari, cui sono tuttora sottoposti, sono raggiunti quindi dal Daspo Urbano. Scatta così il divieto, per il periodo di 2 anni, di frequentare locali pubblici o aperti al pubblico destinati alla somministrazione di alimenti e/o bevande quali pub, taverne, bar e ristoranti nonché locali di pubblico intrattenimento quali discoteche, locali notturni, locali da ballo, ed affini ricadenti nell’area del centro urbano del Comune di Latina. In caso di violazione i destinatari rischiano la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.