“Nei giorni scorsi, nell’ambito dell’attività di monitoraggio e investigativa condotta dal Gruppo della Guardia di Finanza di Latina, nel settore della prevenzione e repressione della produzione e del traffico di sostanze stupefacenti, è stata individuata una estesa piantagione nel territorio pontino di circa 800 piante di canapa indiana.
In tale contesto, la preliminare attività informativa e le successive attività di perlustrazione e appostamento svolte dalle Fiamme Gialle, ha consentito di individuare la piantagione, coltivata a cielo aperto su un terreno agricolo di circa 1.200 metri quadri ubicato nel comune di Sezze, apparentementeadibito alla legale coltivazione da parte di una ditta agricola di semi di canapa sativa light, così come consentito dal vigente quadro normativo.
Una volta scoperta l’area, le indagini si sono concentrate sulla verifica della corrispondenza tra quanto risultava dalle certificazioni esibite, apparentemente attestanti l’utilizzo di semi piantati per la coltivazione della canapa sativa light, consentita dalla legge e la situazione reale.
I militari – insospettiti dall’incongrua documentazione contabile e dall’atteggiamento del titolare, e non convinti delle giustificazioni addotte – hanno svolto, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Latina, ulteriori approfondimenti e sottoposto a specifici test di laboratorio le piante, che infatti evidenziavano un valore del principio attivo THC di gran lunga superiore ai limiti legali previsti dalla Legge n. 242/2016.
I militari hanno quindi proceduto al sequestro dell’intera piantagione, del materiale necessario per il confezionamento (bilancini di precisione e bustine trasparenti), rinvenuto durante la perquisizione, nonché della documentazione amministrativa esibita per sostenere la regolarità dell’attività svolta.
L’imprenditore agricolo titolare del terreno, un trentenne di origine italiana, è stato denunciato per la violazione dell’articolo 73 del D.P.R. 309 del 1990 (Testo unico sulla droga).
L’elevato numero di piante di cannabis sottoposte a sequestro avrebbe consentito di realizzare un quantitativo stimato di circa 200 chili di marijuana essiccata, che al dettaglio avrebbe potuto fruttare più di un milione di euro.” Così in una nota la Guardia di Finanza di Latina.