Quante delle tue scelte sono davvero dettate dalla libertà se molte volte per descriverle usi il verbo “dovere”?
Fin da quando siamo bambini cresciamo ascoltando delle frasi del tipo “devi fare i compiti”, “devi fare il bravo”, “devi lavarti i denti” oppure man mano che cresciamo “devi essere fedele” per quanto riguarda il partner oppure “devi consegnare questo lavoro in tempo” per la propria professione. Cresciamo e viviamo costantemente programmando la nostra vita secondo il “DEVO” imparando così a dare priorità a tutti quei doveri, quelle azioni che ne fanno parte e improntando le nostre giornate sul “prima il dovere e poi (se rimane tempo) il piacere”.
Il verbo “DOVERE” vuol dire essere obbligati o aver necessità di fare qualcosa e sicuramente, avere un buon senso del dovere significa avere uno spiccato senso di responsabilità; è pur vero che se durante le nostre giornate svolgiamo solo azioni che devono essere necessariamente svolte, ci accorgiamo che la nostra vita è caratterizzata esclusivamente da doveri e routine che ci rallentano e non ci permettono di percorrere la strada verso il nostro obiettivo, non è sempre così, ma può capitare di ritrovarci in questo stato.
“Struttura il tuo successo” è una rubrica realizzata in collaborazione con il Team di Davide Paccassoni.
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Impariamo a distinguere il “Devo Positivo” dal “Devo Negativo”
Come ho detto precedentemente, il verbo dovere vuol dire aver necessità di fare qualcosa, proprio da questa affermazione ho pensato che il verbo dovere può assumere duplice significato: da una parte, quello che a me piace definire “devo negativo” e dall’altra parte “devo positivo”
- Il “Devo negativo” distrugge ogni personale tipo di scelta e libertà. Ce ne accorgiamo quando all’interno di una frase utilizziamo due o più volte la parola “devo”.
Per esempio “devo iniziare un’alimentazione sana e devo andare in palestra perchè per questa estate devo essere in forma”.
Da questa frase ci accorgiamo che nulla di ciò che è stato detto è riconducibile ad una scelta, ad una volontà ma solo ad un obbligo imposto, molte volte anche da noi stessi, che ci fa crescere, il più delle volte, un senso di rifiuto e negatività.
- Il “Devo Positivo” è quello che dobbiamo imparare a cercare durante le nostre giornate, è molto più arioso, fa pensare alla vera libertà di scelta e all’essere responsabili della propria vita grazie alle decisioni prese in autonomia; sono quelle azioni che decidiamo di svolgere e ce ne accorgiamo se all’interno delle nostre frasi si alterna la prima parola “devo” alla successiva “voglio”.
Ad esempio: “In questi mesi ho deciso che devo andare in palestra perché voglio tenermi in forma così da arrivare a questa estate al meglio”.
In questo caso, ci accorgiamo che la scelta di andare in palestra è determinata da un obiettivo: “arrivare in forma per l’estate”.
Tutte le azioni che abbiamo il piacere e il “VOLERE” di fare, sono fondamentali perché ci indicano la direzione da seguire, una strada da intraprendere; si crea in noi una motivazione molto forte che ci porta a vivere a pieno la situazione in maniera spensierata e positiva; al contrario gli obblighi, i doveri, ci tolgono la possibilità di scegliere tra diverse alternative facendo instaurare così nel nostro cervello un senso di ribellione che prima o poi sfocerà in negatività.
“Il successo è ottenere ciò che si vuole. La felicità è volere ciò che si ottiene”
-Ingrid Bergman-
Come ritrovare il “senso del volere”?
Arrivati a questo punto ti starai chiedendo come è possibile inserire nelle nostre giornate azioni che abbiamo il piacere di fare, oppure come è possibile oltrepassare i doveri che ci vengono imposti dall’esterno e da noi stessi…
Ecco! Sono 3 i passi da seguire per poter ritrovare il “Senso del volere” e che se seguiti possono permetterci di vivere la nostra vita riuscendo a trovare la strada per superare tutti gli ostacoli che ci si presentano davanti con strategie e soluzioni efficaci:
- CONOSCI TE STESSO: Iniziamo a conoscerci nel dettaglio, impariamo a capire quali sono quelle azioni, situazioni che ci piace fare, che ci motivano e che ci danno la spinta per raggiungerle. Come fare? Iniziamo a farci le domande giuste!
Uno degli strumenti molto importanti e fondamentali del coaching sono le “domande potenzianti”, ovvero le domande aperte, quelle domande a cui serve mettere in moto il cervello per rispondere. Le domande potenzianti sono quelle domande che iniziano che le parole “cosa”, “come”, “quando”
Esempio “Cosa voglio raggiungere da qui ai prossimi giorni?”, “come devo fare per poter raggiungere il mio obiettivo?”, “quando ho intenzione di iniziare a mettere in pratica tutto?”
Le risposte a queste domande ci permetteranno di sviluppare una consapevolezza maggiore utile da utilizzare quotidianamente e in tutte le circostanze private, professionali o sportive della nostra vita.
- CREA IL TUO METODO: Il secondo step da applicare è quello di trovare una strategia utile che ci permetta di facilitare le nostre azioni e facilitare le nostre reazioni davanti agli ostacoli. Una delle strategie di coaching è quella di creare una “To do list”.
Creare una lista giornaliera di obiettivi da VOLER raggiungere durante l’arco della giornata ci permetterà di avere un piano ben strutturato e pianificato di azioni da svolgere. Sicuramente all’interno della nostra giornata ci saranno molte azioni che inevitabilmente DOBBIAMO svolgere per volere nostro o per volere di altri, la trasformazione avviene nel momento in cui impariamo ad inserire almeno una volta al giorno una piccola azione che abbiamo veramente VOGLIA di mettere in pratica.
Questo è il secondo passo per poter rendere le nostre giornate un po’ più leggere scegliendo azioni da svolgere per nostro piacere e non solo ed esclusivamente per volere degli altri.
- FALLO ORA! Agisci, metti tutto in pratica!
La differenza tra una persona di successo ed una persona ordinaria è che la persona di successo ha messo in pratica tutte le strategie e competenze che ha imparato nel tempo grazie alla crescita personale. Possiamo creare qualsiasi piano di intervento, qualsiasi strategia eccellente, ma se non iniziamo, se non facciamo un passo, un’azione, nessuno lo farà per noi e rimarrà sempre lì, nei nostri sogni invece che nelle nostre mani!
Agire seguendo una reale motivazione interna permette di ottenere in termini di risultato una gratificazione personale che va al di là di qualsiasi riconoscimento esterno. Il punto principale è quello di iniziare a spostare il nostro focus e quindi uscire dagli schemi mentali del devo ed entrare in quelli del voglio creando e organizzando situazioni e attività che siano piacevoli e stimolanti per vivere una giornata (o almeno un’ora) in perfetta tranquillità e armonia!
by Zandalee Boschi Pennacchio – Life Coach