La sospensione dell’assicurazione per le due ruote è un tema molto in voga e per tante ragioni. Gli amanti delle moto che tuttavia usano la propria solo in determinati periodi dell’anno, sono consapevoli che la sospensione della polizza consente di risparmiare sul costo totale nel tempo della stessa. Detta sospensione può essere attuata con relativa facilità ma impegna l’utente a non circolare col mezzo in questione per nessuna ragione al mondo, obbligandolo a trovare un ricovero privato per la moto, dal momento che qualsiasi veicolo che occupa il suolo pubblico non può essere privo di copertura assicurativa.
Sospendere l’assicurazione è, come detto, un’operazione abbastanza semplice. Occorre comunicare, anche via email o al telefono, l’intenzione di sospendere la polizza, dichiarando di essere consapevoli del divieto di circolazione, oltre a specificare le proprie generalità e il numero di polizza. Sia pure con diverse sfumature, a seconda delle compagnie assicurative, il periodo di sospensione di una polizza moto può variare e in genere va da un minimo di 3 mesi a un massimo di un anno. Alla propria compagnia assicurativa andranno riconsegnati anche il certificato assicurativo e la carte verde, fino alla ricezione dei documenti aggiornati alla riattivazione della polizza.
ConTe.it, azienda che si occupa di servizi assicurativi online, oltre a puntare a offrire un’Assicurazione Moto Economica, permette di sospendere la propria polizza moto con una modalità ulteriormente semplificata, sarà infatti sufficiente accedere alla propria area riservata, individuare la polizza da sospendere, inserire la data da cui far partire la sospensione e cliccare sul box “sospendi”. Per posticipare la scadenza della polizza è necessario che il periodo di sospensione ecceda i 3 mesi ma non vada oltre i 12 mesi, altrimenti la polizza si estinguerà e occorrerà attivare un nuovo contratto.
In conclusione, le considerazioni fin qui esposte, potrebbero dover essere rettificate per via della sentenza della Corte Europea emanata in data 29 aprile 2021, secondo la quale l’assicurazione sarà sempre obbligatoria anche in caso di ricovero in spazi privati del proprio veicolo, sia esso a due o quattro ruote. Il pronunciamento prende le mosse da una vicenda di cronaca del 2006, accaduta in Portogallo, in cui un mezzo privo di assicurazione, posteggiato in uno spazio privato, venne tuttavia utilizzato causando un sinistro con vittime. Allo stato attuale la sentenza non ha ancora trovato applicazione negli stati membri, ma si ipotizza che possa venire recepita nell’arco di un paio di anni anche in Italia. L’auspicio è che ne frattempo venga individuata una soluzione ragionevole che nel tenere conto delle indicazioni della Corte Europea salvaguardi anche l’utenza dal sostenere spese inutili e dall’essere soggetta a vessazioni bizantine.