E’ molto imbarazzante scrivere che il Governo dà risalto solo a dati parziali sul Covid. Però qualcuno dovrà pur farlo. E qualcuno dovrà anche scrivere che il problema vero non è costituito dai non vaccinati, come invece il primo ministro Draghi ha ripetuto durante la conferenza stampa di ieri, lunedì 11 gennaio, per trovare un capro espiatorio.
Un italiano su 30 è in questo momento contagiato, nonostante il green pass in versione super e mega e nonostante il martellamento vaccinale. Sarà mica che qualcosa non funziona nelle politiche sanitarie di questo Governo? E allora il Governo sceglie i numeri per dire che è tutta colpa dei no vax. Sorvolando su tutto il resto, è per colpa dei no vax che non si aumentano i posti letto negli ospedali e che la sanità da giorni non è più in grado di tracciare i casi?
A proposito di numeri, durante la conferenza stampa il ministro Speranza ha mostrato una tabella dell’ISS, Istituto Superiore di Sanità, che si riferisce a un mese fa.
Qui sotto, per confronto, c’è un’altra tabella dell’ISS. Fa parte del rapporto relativo all’epidemia Covid diffuso il 5 gennaio scorso. E’ pubblicata a pagina 27. E’ la più vicina al periodo di riferimento scelto dal ministro. Il numero dei non vaccinati, poi, è il medesimo.
La tabella dice di nuovo che le diagnosi di Covid, i ricoveri in ospedale e i morti sono più numerosi fra i vaccinati. Visto che mancano le somme, bisogna prendere la calcolatrice. Nell’ultimo mese sono verificati 251.412 casi di Covid fra i non vaccinati e 856.955 fra i vaccinati. Di essi, oltre 79.000 con terza dose (salute!) e quasi 200.000 freschi di seconda dose.
I ricoveri: 8.278 fra i non vaccinati e 8.473 fra i vaccinati. I morti: 1.170 fra i non vaccinati e 1.578 fra i vaccinati, di cui 84 fra i tri-vaccinati e 107 fra i vaccinati freschi di seconda dose.
E’ vero che i non vaccinati sono una minoranza e che in percentuale si ammalano di più, ma da un ministro ci si aspetterebbe un’informazione completa. Invece ha scelto solo ed esclusivamente il dato che più gli faceva comodo per dimostrare la necessità della vaccinazione ad oltranza. Ha scelto la prevalenza dei non vaccinati in terapia intensiva, 1.202, rispetto a 645. Ha scelto inoltre il tasso di incidenza dei ricoveri per 100.000 abitanti mostrati in un’altra tabella del rapporto ISS.
Inoltre i numeri del ministro dimenticano un particolare. I non vaccinati si dimostrano piuttosto coriacei. Rispetto a 1.202 non vaccinati portati in terapia intensiva si sono verificati 1.170 morti. Invece il numero dei morti vaccinati è superiore, e anche di gran lunga superiore, al numero dei vaccinati ricoverati in terapia intensiva. Vale per i monodose, bidose recente e non recente, tridose. Complessivamente, fra i vaccinati 645 ricoveri in terapia intensiva e 1.578 morti. Anche sulla coriaceità dei non vaccinati bisogna che, prima o poi, qualcuno fornisca spiegazioni.
GIULIA BURGAZZI