I giochi di carte sono un grande classico nel nostro paese e sono uno dei passatempi preferiti: dalla Briscola fino alla Scopa, passando anche per il tresette e poi una miriade di giochi da carte natalizie (qualcuno ha detto Salta Cavallo?). Ogni italiano, prima o poi, ha messo mano su un mazzo di carte. E molto probabilmente, si tratta quasi sempre di un mazzo di carte napoletane da gioco.
Queste carte hanno subito l’influenza spagnola durante il XVI secolo, anche se probabilmente la loro storia risale a qualche secolo prima: potrebbero essere stati i Mammelucchi, nel corso del XII secolo, a portare il loro mazzo di carte nell’Italia meridionale. Infatti, nei mazzi da gioco dei Mameluchi vi erano dei simi molto simili a quelli che poi sarebbero diventati i semi del mazzo napoletano:
- Seme del dhiram, ovvero una moneta araba;
- Seme del suyûf, ovvero le scimitarre;
- Seme del jawkân, ovvero i bastoni da polo;
- Seme del Tûmân, ovvero le coppe.
Partendo da queste basi, durante il periodo di dominazione spagnola del sedicesimo secolo, nacquero poi le carte napoletane. I semi infatti rimasero sempre quattro, ma andarono poi a rappresentare le classi sociali dell’epoca: la denara rappresentava i mercanti, le spade rappresentavano la nobiltà e i cavalieri, le coppe rappresentavano il clero e infine i bastoni rappresentavano i contadini.
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Con il passare dei secoli, le carte napoletane furono usate per svariati giochi: inizialmente però si giocava soprattutto a corte e poi in un secondo momento i giochi si spostarono nelle taverne e nelle locande, così come erano uno dei passatempi preferiti dei marinai e dei soldati. Oggi invece la maggior parte dei giochi di carte viene giocata su Internet, come per esempio il blackjack online, dove è possibile giocare in streaming e anche con un croupier dal vivo (così come pure ad altri giochi, come sette e mezzo).
Il fatto che venivano spesso giocate da soldati e marinai ha favorito la conoscenza di vari giochi in parti del mondo molto diverse fra loro. Un gioco magari inventato in un paese poteva essere portato in un altro, dove poi avrebbe subito varie modifiche nel corso del tempo. Le carte napoletane, portate probabilmente dai Mamelucchi, subirono poi vari adattamenti durante il periodo di dominazione spagnola nell’Italia meridionale.
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Per esempio, le figure numerate rappresentavano il re, il viceré e il secondo viceré, tutti incarichi presenti nelle corti spagnole dell’epoca. Come molte altre opere di intrattenimento, pure le carte da gioco simboleggiano una forma d’arte. Inoltre, i disegni rappresentati nelle carte potevano variare anche da mazzo a mazzo: inizialmente, infatti, questi disegni venivano passati da padre in figlio nelle famiglie di artigiani che si occupavano di creare i mazzi di carte.
Ogni mazzo poteva avere delle peculiarità diverse, che lo rendevano unico e magari potevano anche aumentarne il valore. Al giorno d’oggi invece la produzione di carte da gioco è stata standardizzata, quindi tutti i mazzi di un certo tipo sono identici fra loro. Complice poi l’espansione della fibra ottica nelle città e le connessioni Wi-Fi sempre più stabili, molte persone giocano a carte dal proprio computer oppure dal proprio smartphone usando dei mazzi virtuali.