Appassionato e coraggioso discorso della dirigente di Polizia Nunzia Alessandra Schilirò, vice questore di Roma, che sabato pomeriggio davanti a migliaia di persone scese in piazza San Giovanni per rivendicare Libertà e futuro, nonché protestare contro il certificato verde, ha citato Ghandi: “La disobbedienza è un dovere quando il potere è distopico”.
La dirigente – va sottolineato, a differenza di ciò che recita la disinformazione mainstream – non è salita sul palco in divisa ma come libera cittadina, per esprimere liberamente le sue opinioni in forza delle leggi e della stessa Costituzione. E ci mancherebbe!
La Schilirò – oggi attaccata da tutto il cerchio magico del governo, il quale ha pagato fior di milioni a testate e pennivendoli di regime per passare le menzogne governative sul covid e sui vaccini sperimentali -, ha poi giustamente sostenuto che “Il Green pass italiano è illegittimo, è un marchio discriminatorio che non ha basi costituzionali né scientifiche. Sì, esiste un virus pericolosissimo e potentissimo: si chiama paura”, ha sottolineato coraggiosamente la dirigente della Polizia di Stato.
“E’ la paura che genera odio e divisioni sociali. Tutti insieme dobbiamo superare questa paura. Ricordo a tutte le Forze dell’Ordine che noi abbiamo giurato sulla Costituzione, che è ancora in vigore”, ha detto emozionata fra le altre cose Nunzia Schilirò.
Poi in replica agli attacchi indiscriminati della stampa di regime ha commentato su fb presunti provvedimenti disciplinari nei sui confronti da parte del ministero dell’Interno e del ministro Lamorgese.
“È bello apprendere dai giornali, anziché dalla propria amministrazione, di essere già sotto procedimento disciplinare”, scrive su fb la poliziotta. “Sono molto serena. Ieri mi è capitata l’occasione di esercitare i miei diritti previsti dalla Costituzione e l’ho fatto. Il mestiere che svolgo è pubblico. Ho ricevuto quattro premi dalla società civile per i miei risultati professionali. Sono stata in moltissime trasmissioni televisive rappresentando l’amministrazione. Google dedica alla professione che svolgo molte pagine. Ieri ero solo una libera cittadina che esercita i propri diritti. Se l’amministrazione non gradisce la mia fedeltà alla Costituzione e al popolo italiano, mi dispiace, andrò avanti lo stesso. Ho scelto il mio mestiere, perché credevo che non ci fosse niente di più nobile del garantire la sicurezza di ogni cittadino, in modo che chiunque fosse libero di esprimere il proprio vero sé. Se questo mi viene negato, il mio mestiere non ha più senso. Andrò avanti sempre, con o senza divisa, per amore del mio Paese”.
“La macchina del fango continua. Tutti scrivono e parlano di me… io sono molto serena. Grazie di cuore a tutti per il sostegno. Questo è l’ultimo in ordine di tempo”, scrive Schilirò sui social postando un’agenzia con una dichiarazione del ministro Lamorgese.
“Riguardo alle (presunte) gravissime dichiarazioni rese dal vice questore Schilirò durante la manifestazione no vax (che poi non era no vax ma eterogenea, c’erano molti vaccinati pentiti che si sono sentiti traditi e ingannati dallo Stato, ndr) di ieri sera a Roma, sto seguendo la vicenda personalmente con il capo della Polizia, Lamberto Giannini, affinché vengano accertate (udite udite), con assoluta celerità, le responsabilità (e quali, quelle di aver esercitato un diritto costituzionale sancito dall’articolo 21?) sotto ogni profilo giuridicamente rilevante a carico dell’interessata”. Ad affermarlo è il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, citata dall’Agi. Ma in che mani è caduto il ministero dell’Interno?, c’è da chiedersi, anziché preoccuparsi della sicurezza del paese e dei confini colabrodo in cui entrano clandestini a centinaia ogni giorno.
La dottoressa Schilirò merita un grande encomio e molto onore, a differenza di tanti tutori o alti dirigenti dello Stato (come pure Lamorgese e Giannini) che pur sapendo delle gravissime violazioni delle libertà individuali in atto e delle leggi autoritarie e liberticide varate, si nascondono dietro un dito facendo finta di niente, vuoi per convenienza o perché timorosi di perdere qualche piccolo vantaggio personale.
Grande Nunzia Schilirò!
Articolo di DINO GRANATA