Il coprifuoco in Olanda deve essere rimosso immediatamente. È quanto ha ordinato la Corte di giustizia olandese al governo del Paese, aggiungendo che manca qualsiasi base legale adeguata.
La decisione arriva proprio in un momento in cui diversi Stati europei stanno continuando ad inasprire le misure per evitare la diffusione delle varianti di coronavirus, come in Germania, dove è stato prolungato il lockdown, o in Italia, in cui si torna a parlare di un possibile blocco totale.
Dopo giorni di duri scontri, la Corte di giustizia ha imposto di revocare il coprifuoco, il primo nei Paesi Bassi dalla seconda guerra mondiale, in tutto il Paese. Il caso è stato portato avanti da un gruppo noto come Virus Truth Foundation. Il divieto di spostarsi dalle ore 9 di sera fino alle 4:30 del mattino era stato imposto lo scorso 23 gennaio, e negli ultimi giorni è stato prorogato almeno fino al 3 marzo.
Il tribunale dell’Aia ha infatti affermato che: “Il coprifuoco è basato su una legge per situazioni di emergenza, dove non c’è tempo per un dibattito con il parlamento”, tuttavia “non c’era una tale necessità urgente in questo caso. Misure di vasta portata come queste devono essere basate su leggi adeguate”.
Stando a quanto riferito dal tribunale dunque, in questa fase della crisi sanitaria il coprifuoco non è necessario, viste anche le cifre dell’andamento epidemiologico, in calo rispetto al momento precedente all’entrata in vigore della norma. Questo provvedimento inoltre viola i diritti delle persone, ha detto il Rechtbank in una dichiarazione.
Agli inizi di febbraio il governo olandese aveva esteso il lockdown fino al 3 marzo. La decisione aveva creato diversi scontri, sfociati anche in episodi di violenza che hanno portato a centinaia di arresti. Il governo aveva giustificato il provvedimento affermando che “il coprifuoco sarà esteso. E’ necessario perché ci sono delle nuove varianti del coronavirus, più contagiose, che stanno avanzando nel nostro Paese”.
Agli inizi di febbraio gli asili nidi, le materne e le scuole elementari hanno ripreso la loro normale attività. Gli insegnanti sono stati dotate di test anti-Covid a risposta immediata da eseguire direttamente in classe. Nel caso in cui uno studente risultasse positivo scatta la quarantena immediata per tutta la classe della durata di 5 giorni. Il ministero dell’Istruzione ha tuttavia sottolineato che le varianti del Covid circolano poco tra i bambini.