Giorgio Palù, virologo e professore dell’Università di Padova, è tornato a parlare del Coronavirus Sars-Cov-2.
“Vorrei tanta attenzione ma niente isterismi. In termini di letalità non abbiamo di fronte l’Ebola. La Mers aveva una mortalità del 35% e la Sars del 10% e anche in conseguenza dell’elevata letalità si sono rapidamente estinte. ‘Positivo non vuol dire malato; positivo non vuol dire contagioso’ E’ quello che ripeto da mesi. Dovremmo parlare di positivi, positivi che contagiano, positivi che non contagiano. Che senso ha tracciare gli asintomatici? Se lei è asintomatico, non lo sa. Ha senso quindi inseguire e tracciare gli asintomatici? Perseguire l’azzeramento del virus, seguendo gli asintomatici o meglio i contatti dei contatti dei contatti degli asintomatici, come si predica, non ha nessun senso né dal punto di vista scientifico né dal punto di vista operativo. Il 94% dei casi è asintomatico o paucisintomatico. Situazione ben diversa invece a fine marzo quando, a parità di casi positivi diagnosticati, si avevano 26 mila persone ricoverate (6 volte di più) e 4.500 ricoveri in terapia intensiva-rianimazione (10 volte di più)”.