L’Inail ha reso note le linee guida messe a punto dai ricercatori con l’Istituto superiore di sanità e il comitato tecnico scientifico per le riaperture di parrucchieri e centri estetici che potranno ripartire con l’attività da lunedì 18 maggio 2020.
Orari flessibili e turnazione
1.
Potranno altresì essere utilizzate barriere separatorie fra aree e
postazioni al fine di mitigare il rischio (in particolare per le aree
lavaggio)
2. Individuare chiaramente le zone di passaggio, le zone di
lavoro e le zone di attesa. 3. Prevedere una distanza minima di almeno
due metri tra le postazioni sia di trattamento che di attesa tecnica,
anche utilizzando postazioni alternate.
4. Limitare il numero di persone presenti nel locale allo stretto necessario.
5. Prevedere orari di lavoro flessibili e, ove possibile, turnazione dei dipendenti.
6. Ove possibile lavorare con le porte aperte.
7. Eliminare riviste ed ogni altro oggetto che possa essere di utilizzo promiscuo nel locale.
Appuntamenti
1. Le attività avvengono esclusivamente su prenotazione, previo appuntamento on-line o telefonico. A tal fine è necessaria una buona gestione degli orari per evitare le sovrapposizioni di clienti per consentire le operazioni di igienizzazione degli spazi, delle postazioni e degli strumenti di lavoro.
2. In fase di prenotazione, il gestore provvederà ad informare il cliente circa la necessità di osservare le misure di igiene personale (ad es. lavaggio della barba) prima di recarsi al locale per il trattamento.
Distanze
1. Ogni cliente accede al locale da solo. Nel caso di clienti che
necessitano di assistenza (ad es. minori, disabili, etc.) è consentita
la presenza di un accompagnatore da concordare in fase di prenotazione.
2.
Limitare la permanenza dei clienti all’interno del locale
esclusivamente al tempo necessario per l’erogazione del
servizio/trattamento. Consegnare all’ingresso una borsa/sacchetto
individuale monouso per raccogliere gli effetti personali del cliente da
restituire al completamento del servizio.
3. Per quanto attiene il pagamento, è opportuno evitare di maneggiare il denaro contante, privilegiando i pagamenti elettronici.
Trattamenti
1. I trattamenti di taglio e acconciatura devono necessariamente essere preceduti dal lavaggio dei capelli.
2. È obbligatorio l’utilizzo di mascherine
di comunità da parte del cliente come previsto dall’art. 3 del DPCM 26
aprile 2020 a partire dall’ingresso nel locale ad eccezione del tempo
necessario per l’effettuazione di trattamenti che lo inibiscano (ad es.
cura della barba).
3. Fornire al cliente durante il
trattamento/servizio una mantella o un grembiule monouso ed utilizzare
asciugamani monouso; se riutilizzabili, devono essere lavati ad almeno
60°C per 30 minuti. Una volta utilizzati debbono essere posti e
conservati in un contenitore con un sacco di plastica impermeabile poi
chiudibile e che garantisca di evitare i contatti fino al momento del
conferimento e/o del lavaggio.
4. Mantenere la distanza di sicurezza
di 2 metri tra i clienti presenti nel locale, utilizzando, ad esempio,
postazioni alterne sia in zona lavaggio che nelle zone trattamenti.
5.
Privilegiare la conversazione con il cliente tramite lo specchio e
svolgere le procedure rimanendo alle spalle del cliente in tutti i casi
possibili.
Nei centri estetici con la visiera
Per i centri estetici le cosiddette «misure di sistema» sono le stesse dei saloni di bellezza. Nello specifico, durante i trattamenti estetici i pannelli della cabina dovranno restare chiusi.
1.Per la pulizia del viso,
sono sconsigliati i trattamenti con il vapore a meno che non vengano
effettuati «solo in locali fisicamente separati, che devono essere
arieggiati al termine di ogni prestazione».
2.Se fossero presenti sono inibiti, dunque vietati, l’uso di sauna, bagno turco e idromassaggio.
3.
Le superfici della cabina estetica vanno disinfettate e pulite
«scrupolosamente» all’uscita di ogni cliente con disinfettanti
idroalcolici o a base di cloro e così le apparecchiature e gli
strumenti.
4. Prima di far entrare il cliente successivo «bisogna
garantire il ricambio d’aria nella cabina il più possibile in modo
naturale aprendo le finestre, oppure meccanicamente».
5. L’estetista dovrà indossare oltre alla mascherina chirurgica anche «visiere o schermi facciali».
6. Per i trattamenti al viso che producono aerosol è richiesta la mascherina FFP2 o FFP3 senza valvola.
7.
Anche il personale alla cassa (che possibilmente sarà protetta da
separatore in plexiglass) dovrà indossare la mascherina chirurgica.