Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una commercialista di Latina:
“Presidente Giuseppe Conte , tutti i parrucchieri centri estetici tatuatori e tutte le partite iva con il medesimo codice ateco che non potranno riaprire fino al 1 giugno riceveranno un ulteriore bonus di 800 euro per il mese di maggio? Ai loro dipendenti sarà erogata la cassa integrazione anche per questo stesso mese? Ci sarà un contributo per gli affitti dei locali da pagare o anche per questo mese entrante avranno diritto solo a detrazioni fiscali pari al solo 60% del canone pagato?
A nome di tutti i bar e i ristoranti che riapriranno fra 8 giorni e quindi non percepiranno più alcun tipo di sussidio potendo lavorare, seppur solamente in modalità asporto, le chiedo: tutte le perdite che avranno per i mancati guadagni come saranno coperti? Che tipo di contributi ha previsto per loro? I camerieri che servono ai tavoli che non saranno più necessari potranno essere licenziati dopo il 12 Maggio o prevede delle tutele per gli stessi? Infine le chiedo: oltre al 50% di detrazione fiscale sui costi inerenti all’obbligo di acquisto di materiali come plexiglass guanti mascherine gel e simili o sulle spese di sanificazione cosa prevede come aiuto concreto da dare loro? Contraendo ulteriore debito? Magari chiedendo prestiti in banca , pagando oltretutto spese di istruttoria gestione e interessi (che inoltre sottolineo saranno erogati solo a chi ha uno scoring creditizio alto, nonostante la “garanzia dello stato”) ?
Ci illumini Presidente.
Chiaramente queste sono le preoccupazioni dei miei clienti appartenenti a queste categorie ma non dimentichiamo neppure tutti i negozianti a cui ne cito solo una lei chiede di disinfettare ogni abito provato. Ma ci faccia capire riaprire in queste condizioni e senza aiuti concreti serve alle imprese o allo stato per lavarsene le mani?
Io ci metto la faccia nel chiederglielo perché non voglio avere paura di questo governo ma dargli fiducia, seppur alla data attuale sembra essere vana.
Dott.ssa Cristina Crea”