Sì agli incontri con i familiari più stretti (anche anziani, ma indossando la mascherina), sì alla ripresa delle attività motorie a distanza e sì anche alla possibilità di rientro nel luogo di domicilio o residenza di chi è rimasto bloccato dal lockdown nelle città in cui studia o lavora. Resta però l’autocertificazione, anche se sarà diversa e con più possibilità. Sarà possibile tornare a celebrare i funerali, ma soltanto alla presenza dei familiari più stretti ( non più di 15 persone) ma per riprendere le messe bisognerà aspettare ancora. Sono queste le principali novità della Fase 2 che dovrebbero essere inserite nel nuovo Dpcm che potrebbe essere approvato stasera e di cui il premier Conte parlerà, alle 20.20, in una conferenza stampa.
IL calendario della fase 2 è un puzzle che il Governo smonta e rimonta ad ogni ora: il riavvio di negozi e uffici dovrebbe oscillare fra il 4 e l’11 maggio. Per il riavvio di manifattura e cantieri privati, il governo ha individuato il 4 maggio. Dall’11 maggio potranno riaprire i negozi di abbigliamento, scarpe e altri generi non di prima necessità, a patto di aver già raggiunto le condizioni di sicurezza. Inoltre chi vende vestiti dovrà occuparsi della sanificazione dei camerini e anche gli abiti che saranno provati dovranno poi essere sanificati. Ecco perché bisognerà prevedere dei sistemi di sterilizzazione particolari che possano garantire la massima igiene di locali e prodotti. Lunedì 11 potrebbero riaprire anche parrucchieri e centri estetici, ma in entrambi i casi potrebbe essere stabilito il rinvio di una settimana (dunque al 18 maggio). Bisognerà garantire il rapporto di un lavoratore e un cliente (dunque si procederà solo su appuntamento), sterilizzare gli strumenti di lavoro e rendere disponibili dispenser contenenti disinfettanti. Obbligatorio effettuare le pulizie due volte al giorno e utilizzare mascherine e guanti. I centri commerciali invece e i mercati non alimentari resteranno ancora chiusi.
La data si allontana ancora di più per i ristoranti, che potrebbero restare chiusi almeno fino al 17 maggio. La Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi ha comunque già stilato un protocollo per garantire la sicurezza: un metro di distanza tra i tavoli, mascherine, sanificazioni dei locali. Anche i musei dovrebbero tornare ad accogliere i visitatori il 18 maggio.
Dal 4 maggio l’autocertificazione dovrebbe scomparire solo per chi rimane all’interno dello stesso Comune. Non è escluso, però, che dopo un paio di settimane possa essere eliminata anche per spostarsi in regioni limitrofe, sempre che la curva dei contagi non risalga. Si potrà dunque uscire a fare una passeggiata anche distanti da casa, ma al massimo in due adulti con figli. Dal 4 maggio dovrebbero essere riaperti anche i parchi, sebbene resti il divieto imperativo di assembramento. L’orientamento è dunque quello di permettere che all’aperto possa stare vicino un numero molto limitato di persone, come i componenti di una famiglia. Per evitare gli orari di punta, infine, sono allo studio aperture e chiusure diversificate, spalmate sulla giornata. Uno schema che si porterebbe dietro la conseguente ridefinizione delle corse per il trasporto pubblico nelle città. Le linee guida, intanto, suggeriscono termoscanner non solo nelle grandi stazioni e negli hub aeroportuali, ma in tutte le stazioni e gli aeroporti.