“Prima della fine di questa settimana confido di comunicarvi questo piano e di illustrarvi i dettagli di questo articolato programma” per la fase 2 del coronavirus. “Una previsione ragionevole è che lo applicheremo a partire dal prossimo 4 maggio”. Lo annuncia in un lungo post su Facebook il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. E aggiunge: “Riaprire ora sarebbe irresponsabile. Molti cittadini sono stanchi e vorrebbero un significativo allentamento delle misure” anti contagio “o, addirittura, la loro totale abolizione. Vi sono poi le esigenze delle imprese e delle attività commerciali di ripartire al più presto. Mi piacerebbe poter dire: riapriamo tutto. Subito. Ripartiamo domattina. Ma sarebbe irresponsabile. Farebbe risalire la curva del contagio in modo incontrollato e vanificherebbe tutti gli sforzi che abbiamo fatto sin qui. Tutti insieme”.
“In questa fase non possiamo permetterci di agire affidandoci all’improvvisazione – continua il presidente del Consiglio -. Non possiamo abbandonare la linea della massima cautela, anche nella prospettiva della ripartenza. Non possiamo affidarci a decisioni estemporanee pur di assecondare una parte dell’opinione pubblica o di soddisfare le richieste di alcune categorie produttive, di singole aziende o di specifiche Regioni. L’allentamento delle misure deve avvenire sulla base di un piano ben strutturato e articolato. Dobbiamo riaprire sulla base di un programma che prenda in considerazione tutti i dettagli e incroci tutti i dati. Un programma serio, scientifico. Non possiamo permetterci di tralasciare nessun particolare, perché l’allentamento porta con sé il rischio concreto di un deciso innalzamento della curva dei contagi e dobbiamo essere preparati a contenere questa risalita ai minimi livelli, in modo che il rischio del contagio risulti ‘tollerabilè soprattutto in considerazione della recettività delle nostre strutture ospedaliere”.
Intanto riparte la filiera della Moda di lusso. Gucci riapre il reparto prototipi per pelletteria e calzature. Gli addetti sono tornati nel centro Artlab di Scandicci (Firenze), dove la maison ha il quartier generale. Il via libera dopo un accordo coi sindacati per rafforzare il protocollo di sicurezza stilato grazie anche alla consulenza del virologo Roberto Burioni, sul modello di quello avviato da Fca.
Rientra al lavoro un numero ridotto di addetti, che avranno distanziamento. «Dall’inizio di questa emergenza – ha detto l’ad Marco Bizzarri – la salute delle persone è stata al centro di tutte le decisioni che abbiamo preso».
L’azienda è stata sanificata e sono stati eseguiti tamponi sulle superfici. I lavoratori sono stati formati sulle misure di sicurezza e i comportamenti. All’ingresso sarà misurata la temperatura, e ogni dipendente avrà un kit anti contagio: 3 mascherine, 2 paia di guanti, occhiali protettivi. Tutti avranno gel igienizzanti.