Come reagireste all’udire la voce del Papa “dall’altro capo del filo”?
È ciò che è successo a Claudia, moglie del dirigente INPS di Latina, Francesco Spagnolo, deceduto giorni fa a causa dello spietato Covid-19, che continua nella sua corsa inarrestabile a mietere vittime senza volto, restituendoci il quadro di un’Italia attonita, disarmata, ma, ancora una volta, sorprendentemente solidale e reattiva.
Papa Francesco restituisce una voce a queste famiglie, come a quella di Claudia: in case dove Dio non è mai mancato e dove è essenziale continuare ad accoglierlo anche quando la tentazione terrena di scagliarsi contro di Lui può trarci in inganno. Ecco allora un Dio consolatore, che accoglie il dolore, manifestandosi attraverso la magica arte dell’ascolto. Da un orecchio particolarmente attento al prossimo sin dal giorno della sua elezione, Papa Francesco, ha alzato la cornetta e intrapreso un dialogo commosso con la donna, che dopo aver realizzato non si trattasse di uno scherzo, si è abbandonata ad un vortice di emozioni indistinguibili che mai dimenticherà.
Belle le parole di Francesco a chiusura della telefonata, quasi un “mantra” che in ogni occasione prevedibilmente ripete: “Prego per voi, ricordate di pregare per me”. Una formula speranzosa e fraterna che ci insegna a non dimenticarci mai di un prossimo sofferente che ha bisogno di essere consolato.