“Dopo tre anni di sacrifici, ci aspettavamo che per i lavoratori della Corden Pharma di Sermoneta arrivasse il momento del riscatto. Invece, l’azienda ha annunciato che aprirà una nuova procedura di mobilità per 179 dei 677 dipendenti”.
Lo rende noto il segretario provinciale dell’Ugl Chimici Latina, Armando Valiani, spiegando che “quando, nel 2010, Bristol Myers Squibb ha ceduto lo stabilimento di Sermoneta a Corden Pharma, i lavoratori hanno affrontato con grande senso di responsabilità il piano di ridimensionamento predisposto dal nuovo proprietario, a partire dall’immediata fuoriuscita volontaria di 219 persone circa, passando per l’internalizzazione di alcuni servizi, fino ad arrivare alla mobilità volontaria, poi sfociata in cassa integrazione straordinaria, per altri 200 lavoratori circa”.
“Dopo aver ridotto i costi del personale di circa 2000-3000 euro a lavoratore – prosegue -, invece di tornare ad investire nell’occupazione, l’azienda farmaceutica dimostra oggi che non ha alcun intento di rilancio nei suoi progetti a lungo termine”.
“Chiediamo alle istituzioni di intervenire – aggiunge il sindacalista -, e all’azienda, che incontreremo nei prossimi giorni, di aprire un confronto serio con le organizzazioni sindacali, per salvaguardare una delle più grandi realtà produttive dell’Agro Pontino attraverso gli strumenti più adeguati, per evitare che i dipendenti Corden Pharma non abbiano più sostegno, soprattutto dopo la recente riforma degli ammortizzatori sociali”.