Dopo il fatto accaduto lo scorso giovedì 27 Giugno, durante la seconda prova di maturità nel Liceo scientifico G.B. Grassi, noi di LatinaPress ci siamo adoperati per raccogliere maggiori informazioni e fare così chiarezza su una questione dagli esiti interessanti, che ha suscitato la curiosità di molti in città, ponendo alcune domande a studenti frequentanti.
Cosa è stato deciso di fare con la ragazza colta a copiare con il telefono in mano durante la prova di matematica?
“Inizialmente le è stata data la possibilità di ricominciare la prova. Successivamente, il Presidente di Commissione non ha ritenuto opportuno che uscisse con un voto appena sufficiente, ma comunque pari a quello di un eventuale studente impegnatosi con fatica in studio e ripetizioni fino al giorno prima della prova”.
I quadri affissi fuori dal Liceo parlano. Ma cosa dicono?
“Al momento sono usciti soltanto i quadri degli scritti e accanto al suo nome e a quello degli altri sei presenti nel gruppo WhatsApp, vi è solo uno spazio bianco. Non siamo certi che verrà loro permesso di concludere l’esame, esponendo la parte orale. Stando ai quadri, escludendo l’eventualità che si stia discutendo in Consiglio docenti sul da farsi, sarebbero bocciati”.
Sul famoso gruppo dove sarebbero stati ritrovati i risultati della prova in questione, erano presenti professori/professoresse?
“Non professori interni al Consiglio docenti, ma comunque adulti con lo scopo di aiutare e fornire soluzioni”.
Ci sono stati altri episodi di alunni colti in flagrante a copiare?
“È stato tragicomico! Un ragazzo, durante la prima prova (italiano), ha scaricato nel WC i suoi innumerevoli bigliettini, elegantemente preparati a casa, intasando il bagno e allagando il corridoio. Più di quattro sezioni hanno dovuto utilizzare un solo WC. Ha messo tutti in difficoltà, perché c’era l’ipotesi di una sospensione di classe”.
Era effettivamente impossibile e dunque necessario servirsi della tecnologia per venire a capo della seconda prova?
“Sicuramente non si può dire che fosse semplice, ma d’altronde si chiamano “prova” ed “esami” per un motivo. Nulla che con lo studio adeguato e con la giusta dose di concentrazione, non si potesse superare”.