In tredici sono finiti in carcere, in quattordici ai domiciliari e per uno solo è scattato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Tra gli arrestati ci sono quattro persone di Latina.
Questi i numeri dell’operazione “Selfie”, che stamani ha portato all’esecuzione delle misure a carico della trentina di persone che sono accusate, a vario titolo, di associazione finalizzata alla produzione e al traffico di stupefacenti, di detenzione ai fini di spaccio, ricettazione, detenzione e porto d’arma da sparo.
Il blitz, eseguito dai carabinieri reggini, è scattato non solo nel capoluogo dello Stretto ma anche a Roma, Latina e Eisenach (in Germania), al termine di una complessa indagine coordinata dalla Procura locale.
Gli inquirenti ritengono di poter dimostrare l’esistenza e l’operatività di un gruppo criminale, composto da almeno 14 degli arrestati di oggi, molti dei quali originari di San Luca e legati da vincoli di parentela, che avrebbe gestito una filiera produttiva di marijuana, oltre che del relativo trasferimento e commercializzazione nelle piazze di spaccio della capitale e in quelle pontine.
Le indagini sono partite nel 2016 e sono state battezzate “Selfie” perchél’identificazione degli indagati è stata possibile, all’inizio, attraverso l’analisi delle immagini catturate dalle foto-trappole che proprio loro stessi avevano piazzato per presidiare le piantagioni.
Di seguito i nomi degli indagati pontini:
Adamo Fiasco, nato a Latina il 16.8.1973, residente a Sermoneta; Alfredo Celani, 49 anni di Latina; Arianna RAMICCIA, nata a Latina il 16.8.1992, ivi residente; Massimiliano Tartaglia, nato a Latina il 2.11.1983, ivi residente.