La storica centrale nucleare di Latina compie un altro importante passo in avanti nel processo di decommissioning dell’impianto per restituire il sito al territorio, libero da vincoli radiologici. L’impianto, costruito da Eni nel 1958 ha interrotto la sua attività nel 1987, all’indomani del referendum sul nucleare in Italia. Nella sua vita la centrale ha prodotto complessivamente 26 miliardi di kWh di energia elettrica.
Ad occuparsi del “Servizio di trasporto e smaltimento in discarica dei rifiuti pericolosi derivanti dallo scavo delle fosse “A” e “B” della centrale Sogin di Latina” sarà l’azienda Ambienthesis S.p.A., del gruppo Green Holding, che ha ottenuto, quale mandataria del costituito RTI, un ordine da parte di Nucleco S.p.A., società del Gruppo Sogin leader in Italia nel campo dei servizi radiologici, nella gestione dei rifiuti radioattivi e nelle attività di decontaminazione e bonifica di impianti nucleari e siti industriali.
Ambienthesis rappresenta in Italia uno dei principali operatori integrati nel settore delle bonifiche ambientali e della gestione dei rifiuti industriali. In particolare, il gruppo opera nelle seguenti aree: bonifiche e risanamenti ambientali; trattamento, recupero e smaltimento di rifiuti industriali; attività di ingegneria ambientale. Dell’importo totale dei lavori, pari a circa 700 mila euro e la cui esecuzione verrà completata entro il corrente mese di giugno, l’ammontare di competenza di Ambienthesis S.p.A., avente una quota di partecipazione all’RTI del 70%, sarà di circa 500 mila euro.
Lo comunica in una nota l’Ufficio Stampa di Ambienthesis S.p.A.