Un equipaggio della Squadra Volante è intervenuto nel pomeriggio di ieri in Via Vittorio Cervone, nei pressi della Stazione delle Autolinee di Latina, dove era in corso una violenta aggressione da parte di un uomo nei confronti di una donna.
I poliziotti, a bordo della “pantera”, giungevano sul posto quando ancora era in corso e potevano notare un uomo che brutalmente stava malmenando, schiaffeggiandola ripetutamente, una giovane donna la quale non riusciva, nonostante vari tentativi, a divincolarsi per sfuggire a quel feroce attacco.
Interrotta immediatamente la selvaggia aggressione, i poliziotti identificavano l’uomo per S.O., classe 1993, di Latina, pregiudicato, il quale non volendo sentire ragione alcuna, inveiva contro di loro nel tentativo di darsi alla fuga. Tale iniziativa veniva immediatamente placata dalla pronta reazione degli agenti che provvedevano a bloccarlo, rendendolo inoffensivo.
La donna, M.L., classe 1996, riferiva di essere la sua compagna da circa un anno, di essere stata appena picchiata e di aver bisogno di cure mediche per le lesioni riportate. Riferiva altresì di subire maltrattamenti e violenze da tempo, ma di non averlo mai voluto denunciare per paura di ritorsioni, temendo per la propria incolumità. Nella mattinata odierna, per futili motivi il compagno l’aveva affrontata e la lite era degenerata in quanto lui cominciava ad inveire e poi a picchiarla con calci e pugni.
La furia dell’uomo le aveva provocato numerose contusioni ed ecchimosi al volto e al collo. Nell’aggressione aveva riportato varie tumefazioni ed abrasioni anche sul corpo, alle braccia ma, in particolare alla regione fronte-temporale e alla mano destra ove lamentava forti dolori.
Soccorsa dai sanitari del 118, veniva successivamente trasportata presso il locale nosocomio e refertata con una prognosi di 30 gg. per le lesioni riportate, in particolare alla mano destra ove presentava una frattura del terzo dito.
In sede di denuncia la donna riferiva che le percosse e le violenze si protraevano già da tempo e che a causa dei continui soprusi posti in essere dall’uomo, viveva in uno stato di soggezione e inferiorità psichica, manifestando timore e paura per la propria incolumità.
L’uomo, fermato e accompagnato presso gli uffici della Questura, è stato tratto in arresto per i reati di “maltrattamenti in famiglia aggravati in flagranza, lesioni, minacce nei confronti della donna nonchè resistenza a P.U.”. ed associato alla Casa Circondariale di Via Aspromonte, ove vi rimarrà a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.