Era vittima di bullismo il ragazzo che questa mattina è entrato nell’ Istituto Rosselli di Aprilia con ben 8 bottiglie molotov, minacciando di far esplodere una bomba.
L’ipotesi, riferita già stamane ai Carabinieri dall’ artefice dell’esplosioni di due petardi, è stata ribadita dai compagni di scuola, che hanno affermato di aver più volte assistito ad episodi durante i quali il quindicenne è stato deriso.
Il giovane, appassionato di soft air, un’attività sportiva ludico – ricreativa basata sulla simulazione di azioni militari, tanto da essere iscritto ad un’associazione, è figlio di operai e non aveva dato, fin’ora, particolari problemi, se non quelli legati ad un pessimo rendimento scolastico che lo aveva portato in passato alla bocciatura.
Il ragazzo, entrato questa mattina a scuola con due zaini, uno dei quali conteneva le 8 bottiglie molotov perfettamente confezionate, ha rischiato di provocare una strage: la fattura della bombe, infatti, fa pensare che il ragazzo avrebbe potuto e voluto compiere una strage, o comunque provocare molti più danni di quelli attestati. Le bottiglie non sono deflagrate solamente grazie al fatto che anziché benzina, al loro interno era stato inserito liquido infiammabile, probabilmente quello utilizzato per le stufe.
Il tribunale per i minorenni della Procura sta ora seguendo il caso, mentre il ragazzo, in attesa delle decisioni del magistrato, è trattenuto nella caserma di Aprilia.
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