Distratti dai mille impegni quotidiani, spesso ci dimentichiamo di quante persone, ogni giorno, sono costrette a fare i conti con la propria solitudine.
A volte basterebbe soltanto un piccolo ritaglio del nostro tempo per riempire il cuore di coloro che hanno bisogno di aiuto e cambiare le loro giornata… E’ difficile udire i sussurri di chi è nascosto in un angolo di mondo a noi sconosciuto, mentre il mondo ci sovrasta e ci trascina freneticamente tra infiniti oneri e impegni. Viaggiamo ad una velocità troppo elevata per riuscire a concentrare l’attenzione su ciò che ci passa silenziosamente accanto e, come presbiti, riusciamo a vedere bene solo ciò che è lontano da noi, e con fatica quello che ci è vicino.
Siamo continuamente altrove, lontani, proiettati in altri luoghi e in altre realtà, mentre ci sfugge totalmente tra le mani ciò che è concreto e reale. Sappiamo cosa succede dall’altro lato della terra, ma non come si chiama il nostro vicino. Riusciamo ad essere costantemente aggiornati sulle nuove tendenze in fatto di moda, o sull’ultimo miracolo sportivo di Cristiano Ronaldo, ma non sullo stato di salute di nostra sorella, di nostro padre o di nostra cugina.
Soffermiamoci a guardare di quanto aiuto ha bisogno il mondo che ci circonda, ad ascoltare le richieste di chi necessita del nostro sostegno, perché abbiamo il potere più grande e meraviglioso dell’universo: quello di poter donare amore e di regalare un sorriso agli altri, specialmente a chi non ha più molto.
Proprio per questo abbiamo deciso, oggi, di pubblicare la lettera che la signora Anna Maria, residente a Latina, ha inviato alla nostra redazione; per ricordare quanto sia fondamentale non dimenticare mai chi, in questo travolgente e spietato universo, ha poca voce per gridare aiuto e per sottolineare quanto un nostro piccolo gesto possa giocare un ruolo decisivo nella vita di chi sente maggiormente il peso dei giorni.
“Io seguo sempre LatinaPress, perchè voi mi fate compagnia. Mi chiamo Anna Maria e sono più di quindici giorni che sto male, con la bronchite asmatica e non riesco a stare sola. A casa sanno che sono disabile… Cerco qualche persona di animo buono che possa farmi provare qualcosa di bello: vivere in una famiglia, anche solo per un giorno. Non posso pagare, ma posso dare e ricevere tanto affetto. Piango tutto il giorno perché soffro molto di solitudine e cerco aiuto… Per adesso ho delle assistenti tanto buone, ma la domenica non passa mai e mi sento sempre più sola. Volevo ringraziare di cuore voi giornalisti perché siete delle brave persone.”
Si cercano dei volontari o delle associazioni che possano offrire aiuto alla signora Anna Maria, anche solo per poche ore a settimana. Di seguito il suo contatto Facebook https://www.facebook.com/annamaria.coppola.142035