Chi fa trading di criptovalute sa bene che corre in un terreno molto particolare e pieno di rischi, perché è più che plausibile trovarsi poi in una situazione che permette di perdere davvero tanto, e allo stesso tempo di guadagnare davvero tanto in termini monetari. Molti infatti fanno vera e propria speculazione sia quando c’è un gross pump del prezzo, quindi una salita non naturale davvero alta che permette anche di raddoppiare nel giro di una giornata il valore di una determinata criptovaluta, sia un dump, che è esattamente il procedimento opposto, ovvero il calo repentino di prezzo di un asset precedentemente gonfiato. Il prezzo di IOTA attualmente si aggira attorno a 0.50 $, quindi siamo sul mezzo dollaro.
Dunque se in poco tempo si passa a 1 $ o ci si avvicina si ha a che fare con una fase di pump, che porta davvero il prezzo vicino al raddoppio e alcune volte si tratta anche di andare oltre i muri del raddoppio o del triplicare il valore di un asset, mentre in fase di dump in poco tempo si passa ad esempio a 0.30 $, e chiaramente per chi ha investito ad altre cifre si tratta davvero di un bagno di sangue, una perdita davvero molto grande che porterebbe molti anche a vendere.
Ci sono poi invece situazioni che portano effettivamente ad avere anche guadagni in seguito ad un calo del prezzo, perché anche su questo mercato ci sono le leve, delle vere e proprie scommesse che vengono fatte in borsa e dove si amplifica di un certo quantitativo a seconda della leva il calo o il guadagno che c’è di una determinata criptovaluta. Facciamo un esempio con IOTA.
E qui arriviamo al succo della questione, ovvero quello che noi pensiamo su come dividere il rischio. La linea generale delle criptovalute, essendo soggette a cambio di valore molto repentino in poco tempo, è di non vendere in preda il panico se succede qualcosa di questo tipo, perché il mercato è ciclico e storicamente si è sempre arrivati ad un miglioramento di anno in anno. Dividere i propri investimenti è una delle cose possibili da fare per evitare di concentrare il rischio su un solo asset.
Una delle strategie che sono comuni e che comunque è bene usare è quella di non concentrare tutto su un determinato token o criptovaluta, e comunque avere sempre una parte del proprio investimento in Bitcoin, che essendo la prima moneta in assoluto è anche utilizzata come riserva di valore, e dunque mantiene in modo più netto tutto il suo valore nel tempo. Se scende Bitcoin scendono tutte, è bene precisarlo, e sempre scende la capitalizzazione di mercato, ma si può dire che tutto porta verso una concentrazione della dominance di Bitcoin, ovvero quanto del totale della capitalizzazione è su quel particolare asset. Sempre sangue freddo comunque e sempre decidere con la testa.