Si è conclusa ieri l’operazione dell’Aeronautica Militare dedicata alla rimozione dal fondale marino dei resti dell’Eurofighter che lo scorso 24 settembre è precipitato in mare nella fase finale del programma di volo durante la manifestazione aerea causando la morte del pilota Gabriele Orlandi.
Una cellula specializzata di intervento in ambiente marino dell’Aeronautica Militare ha operato al fianco dei rappresentanti del ministero dell’Ambiente, della Regione Lazio, dell’Arpa, delle altre forze armate e corpi armati dello Stato nonché con quelli del Comune di Terracina. Le attività di recupero in mare sono state condotte dal personale del 15/o Stormo e 17/o Stormo «Incursori» con sommozzatori altamente specializzati che hanno operato su fondali variabili dai 25 ai 30 metri effettuando oltre 550 immersioni in circa 80 giorni effettivi di lavoro.
Il Primo reparto Manutenzione Velivoli ha provveduto a catalogare presso l’aeroporto militare di Latina tutti i reperti recuperati dal fondale che rimangono a disposizione degli organi inquirenti.