Giornata caratterizzata dal maltempo con il prato del “Guido Biondi” che più che un campo di calcio sembra una piscina olimpionica: il manto erboso dello stadio di Lanciano, infatti, oltre a presentarsi ai limiti della praticabilità
diventa sempre più pesante con la pioggia che ha continuato a cadere incessantemente per tutto l’arco del primo tempo; le pozzanghere, numerose soprattutto a centrocampo, hanno fatto ipotizzare inizialmente ad un rinvio.
Marcatori: 12′ Pavoletti (VL), 28′ Jefferson (LA) 37′ Volpe (VL).
La partita finisce 2 a 1 per il Lanciano.
Gautieri ha qualche problemino in difesa legato alle probabili assenze di Mammarella e Amenta, pienamente recuperati, dopo essere stati alle prese con qualche fastidio muscolare. Sulla fascia destra c’è Aquilanti, mentre in avanti Turchi e Improta lasciano il posto rispettivamente a Titone e a Cosimo Chiricò.
Ghirotto, alle prese con l’assenza dello squalifcato Berardi, si affida, dunque, al ritorno di Fossati sulla linea di mediana, con Giannusa e Matute sulla mediana.
La partita stenta a decollare, complice anche un terreno di gioco sul quale si fa veramente fatica a stare in piedi
Ed è proprio il terreno ad aiutare Pavoletti nell’occasione del gol dei padroni di casa che arriva al dodicesimo minuto: l’attaccante, infatti, dopo una punizione proveniente dalla destra si ritrova il pallone fra i piedi e, se la prima battuta a rete viene ribattuta da Costantino, sulla seconda conclusione dello “Sparviero”.
I rossoneri, avrebbero la possibilità di raddoppiare dopo pochi minuti con Mario Titone
Alla prima occasione, il Latina trova il pari: grande percussione di Jefferson che, di forza, penetra nella difesa rossonera e calcia in porta trafiggendo Aridità che, in quest’occasione, è stato tutt’altro che impeccabile, forse beffato anche dal terreno viscido.
Al trentatreesimo i padroni di casa si fanno rivedere in avanti con uno scatenato Cosimo Chiricò il cui cross, dopo una serpentina fenomenale, non viene capitalizzato da Volpe, il cui tiro al volo finisce sull’esterno della rete.
Nel finale di tempo Ancora mette i brividi ad Aridità calciando a fil di palo, dopo aver recuperato il pallone su un’ingenuità di Volpe.
La ripresa è accompagnata da alcuni raggi di sole che provano ad asciugare la tanta acqua caduta nelle ore antecedenti al match: Lanciano e Latina, adesso, con un campo migliore rispetto a quello dei primi quarantacinque minuti riescono a dar vita ad una gara sicuramente più vivace e sono proprio i padroni di casa a regalare le emozioni maggiori. Al quindecesimo, infatti, Massoni segna di testa ma l’arbitro Sacchi non convalida la rete per un improbabile fuorigioco segnalatogli dall’assistente di linea.
La Virtus, però, pare accusare il colpo del gol annullato e non riesce a creare altre palle-gol degne di nota, se non sugli sviluppi di alcuni calci piazzati: il gioco ristagna prevalentemente a centrocampo con le formazioni che non riescono a velocizzare la manovra. Nel quarto d’ora finale i frentani ci provano con maggiore intensità e vengono premiati al trentasettesimo con una perla dalla distanza di Volpe che fa lettaralmente eslpoldere di gioia “Biondi”
Il Lanciano sale a quota 17 punti.
VIRTUS LANCIANO-LATINA – IL TABELLINO
VIRTUS LANCIANO (4-3-3): Aridità; Aquilanti (45’st Piccioni), Massoni, Amenta, Mammarella; Capece (34’st Marfisi), Volpe, D’Aversa; Titone (25’st Turchi), Chiricò (45′ st Improta), Pavoletti. A disp.: Amabile, Di Filippo, Vastola. All.: Gautieri
LATINA (4-3-2-1): Costantino; Gasperini, Cafiero, Farina, Maggiolini; Tortolano (35’st Carta), Fossati (39′ st Tortori), Matute; Giannusa, Ancora (18’st Merito); Jefferson Andrade Siqueira. A disp.: Martinuzzi, Toscano, Pagliaroli, Bernardo. All.: Ghirotto.
Arbitro: Sacchi di Macerata (Miceli di Prato – Camillucci di Macerata)
Marcatori: 12′ Pavoletti (VL), 28′ Jefferson (LA) 37′ Volpe (VL).
Ammoniti: Maggiolini (LA) Tortolano (LA) Gasperini (LA), Massoni (VL), Pavoletti (VL), Chiricò(VL), Aquilanti (VL).
Note: Angoli: 1-1. Rec.: 4’pt; 4’st. Un minuto di raccoglimento per le vittime dell’alluvione di Genova, prima della gara. Terreno pesante.