Nexans, con rammarico, ha appreso dalla stampa il commento dei lavoratori e le dichiarazioni di alcuni rappresentanti sindacali espressi in seguito all’incontro dello scorso 16 settembre al Ministero dello Sviluppo Economico durante il quale sono stati presentati i progetti elaborati per la reindustrializzazione del sito di Borgo Piave.
Insieme allo stupore, Nexans esprime la propria preoccupazione per il futuro del progetto di reindustrializzazione considerata la diversità di atteggiamento tenuto in sede di incontro al Ministero e alcune esternazioni fatte alla stampa che non possono favorire una positiva conclusione della vicenda.
Da quando è stata annunciata la decisione di cessare le attività a Latina, Nexans si è impegnata in un percorso con le Istituzioni alle quali va tutto il rispetto e l’apprezzamento per l’azione di mediazione che stanno svolgendo.
Da alcuni giudizi, apparsi sulla stampa ed espressi negli incontri in sede istituzionale, sembra si sia dimenticato che, in virtù di questo ruolo delle Istituzioni, Nexans si è assunta un impegno straordinario, definito dall’assessore Zezza “una svolta” perché, insieme ad altre iniziative di carattere sociale, viene garantito il 100% del reddito alle persone per il periodo della CIG in deroga.
Al tavolo ministeriale e in sede Regionale, Nexans ha sottoscritto un impegno a presentare un progetto di reindustrializzazione che possa garantire il lavoro a tutti i dipendenti Nexans.
Nei mesi scorsi, con impegno e anche creatività, le iniziative si sono moltiplicate ma solo Nexans si è presentata all’appuntamento del 16 settembre con proposte concrete, reali e promettenti per il futuro delle persone e del sito. Proposte “in fase di definizione” come è normale che sia in fase progettuale, come è onesto che sia in fase di discussione e come doveva essere in base agli accordi firmati dalle parti.
Nexans rispedisce ai mittenti l’accusa di aver agito condizionata da “pregiudiziali” che, invece, riscontra in alcuni dei propri interlocutori. I soggetti coinvolti per la reindustrializzazione del sito di Latina sono tutte aziende di primaria importanza, seriamente interessate ad investire sul territorio e a sviluppare occupazione.
Un interessamento che potrebbe anche raffreddarsi o rivolgersi altrove vista l’accoglienza tributata.
Inoltre, se da un lato è comprensibile l’atteggiamento sindacale che vuole valutare la consistenza delle imprese interessate al sito e presentate da Nexans, d’altro lato stupisce l’assenza di approfondimento con la quale viene sostenuta la sola e unica proposta di proseguire la produzione di cavi che, ad oggi, appare essere solo poco più di uno slogan senza prospettive concrete. Infatti, la lettera di Unioncavi, anticipata a mezzo stampa e recapitata all’azienda solo poche ore prima dell’incontro del 16 settembre, non è un progetto ma semplicemente una tra le tante dichiarazioni di interesse che Nexans ha ricevuto e che, come ha dichiarato il 16 settembre in coerenza con gli accordi firmati, prenderà in considerazione facendo tutti gli approfondimenti del caso.
Fedele ad un impegno che intende onorare, Nexans sta continuando a lavorare in vista dei prossimi incontri auspicando che anche i lavoratori, consapevoli della delicatezza del momento, possano individuare nel progetto presentato una opportunità per il loro futuro.
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