“Quanto accaduto al giovane trans operaio in un’azienda in provincia di Latina è inaccettabile”, afferma il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, commentando il tentato suicidio del transgender di 35 anni che a causa delle pressioni di colleghi e datori di lavoro ha tentato di togliersi la vita il 13 settembre scorso.
“Mi auguro – prosegue Polverini – che oltre alle autorità giudiziarie competenti, dopo la denuncia sporta dal giovane, anche i vertici dell’azienda facciano tutte le necessarie verifiche affinché le norme anti-mobbing siano rispettate ed episodi di questo genere non debbano più ripetersi. Il mobbing è una pratica odiosa, in questo caso con l’aggravante di derivare da una deplorevole discriminazione sessuale e il diritto al lavoro non può essere negato a nessuno. La Regione Lazio, da parte sua – conclude – sostiene e continuerà a incentivare tutti gli strumenti utili a contrastare forme di omofobia e di discriminazione anche sui luoghi di lavoro.”