L’ombra della cricca a Latina. Dopo le dichiarazioni del Santo Padre su ‘Propaganda Fide” Cirilli torna sulla questione: “Cos’altro manca per cominciare a fare chiarezza?”
Tutto tace. Nonostante sulle cronache nazionali continuano ad imperversare i presunti intrecci di affari tra’ la cricca’ dei vari Balducci, Pisciscelli, Rinaldi, e il dicastero del Vaticano per l’evangelizzazione dei popoli Propaganda Fide, tanto da chiamare in causa anche il Santo Padre, che ha stigmatizzato la gestione della congregazione facente capo alla Santa Sede, a Latina nulla si muove sulle presunte azioni della ‘cricca’.
In particolare rispetto a quanto sollevato dall’ex consigliere regionale Fabrizio Cirilli in un dossier che riguarda una serie di questioni irrisolte che vedono implicati anche nella nostra città i noti personaggi. “Rispetto ad alcune questioni da noi presentate nei giorni scorsi in un dossier consegnato alla stampa ed alle istituzioni competenti ci chiediamo quali altri elementi debbano emergere per iniziare a fare chiarezza. Anche nella nostra città, con l’avvicendarsi di personaggi e soggetti quali Balducci, De Vito Piscicelli, Pascone, Propaganda Fide etc…. che sono oramai quasi tutti i giorni presenti nelle cronache nazionali perché coinvolti in affari illeciti, non manca davvero nulla per andare a fondo e fare chiarezza su tutta una serie di questioni irrisolte. Mi riferisco alle scelte poco chiare nella gestione di alcune operazioni amministrative fatte di aste sospette di turbativa e di project financing al limite della legalità, che oggi peraltro si stanno dimostrando non essere a costo zero per le tasche del Comune, ma utilizzati quasi per garantire guadagni a dei privati attraverso la gestione di beni ed opere pubbliche. Ci sono operazioni per la realizzazione di opere affidate in appalto senza copertura, con la promessa di finanziamenti in realtà inesistenti, che poi, in modo piuttosto ambiguo, si trasformano da affidamenti per la realizzazione di un’opera in affidamenti solo per la sua messa in sicurezza. Abbiamo opere appaltate e mai consegnate ma per le quali i cittadini hanno ugualmente già pagato con le proprie tasche. Abbiamo alcune indagini della Guardia di Finanza avviate anni fa su queste vicende ma poi cadute nel nulla ed oggi quasi dimenticate. Infine, da ieri abbiamo anche una dichiarazione ufficiale della Santa Sede nella quale, in merito all’inchiesta aperta per la gestione del patrimonio immobiliare del Dicastero per l’Evangelizzazione dei Popoli che vede indagato lo stesso Cardinale Crescenzo Sepe, il Vaticano ammette che “…è possibile che ci siano stati anche degli errori di gestione nel patrimonio di Propaganda Fide…”. Noi sappiamo, e lo abbiamo scritto chiaramente nel nostro dossier, che la gestione del patrimonio immobiliare di Propaganda Fide era affidata ad Angelo Balducci e che tramite una sua consulenza la società DPF ha acquistato il palazzo Pegasol di Latina .
Di fronte a questo scenario fumoso che si è consolidato negli anni nella nostra città e che abbiamo scelto di mettere per iscritto e sottoporre all’attenzione dei cittadini, della stampa e delle istituzioni, tutti ancora tacciono… Perché? Cosa succede?”.