La risposta del sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo all’uscita in blocco dei consiglieri ex Forza Italia dal consiglio comunale.
Quattordici consiglieri comunali di Latina hanno sottoscritto davanti ad un notaio le loro dimissioni in segno di protesta nei confronti del sindaco Vincenzo Zaccheo. Una guerra tutta interna al Pdl, quella in atto nel capoluogo pontino, dove gli ex esponenti di Forza Italia – guidati dal senatore Claudio Fazzone – stanno tentando di prendere il potere in provincia di Latina spodestando la corrente che, nel Pdl, fa capo agli ex An vicini, appunto, al sindaco Zaccheo. Le firme, apposte in presenza di Fazzone, non sono state ancora protocollate ma serviranno, insieme ad un documento firmato anche dagli assessori che in giunta fanno riferimento proprio ai forzisti, per chiedere una verifica immediata dell’amministrazione. A conti fatti il sindaco di Latina potrebbe in effetti essere sfiduciato visto che mancherebbero, eventualmente sette firme per far cadere il Consiglio comunale: quelle dell’opposizione. Una polemica che si inserisce nella diatriba per l’assegnazione dei posti nella giunta regionale dove proprio Fazzone ambisce alla vice presidenza dell’esecutivo o alla presidenza del Consiglio regionale ma viene osteggiato, appunto, dagli ex An. In una nota inviata poco fa alla stampa Zaccheo ha duramente criticato questa iniziativa: “Suscita perplessita’ e preoccupazione – spiega Zaccheo la notizia secondo la quale esponenti ex Forza Italia avrebbero firmato davanti ad un notaio un documento di dimissioni da consiglieri comunali in segno di sfiducia nei confronti del sindaco. Perplessita’ e preoccupazione derivano, infatti, dall’esito della riunione del Direttivo Provinciale del Pdl che si e’ tenuto ieri, dove e’ stato sottolineato lo straordinario successo elettorale del partito, ancora una volta risultato decisivo e determinante nella elezione a presidente di Renata Polverini e nella riconquista al centrodestra della Regione Lazio. Alla luce del risultato elettorale e delle conclusioni del direttivo provinciale del Pdl, mi riesce pertanto difficile capire l’irrituale, per usare un eufemismo, comportamento di tali consiglieri che sfiduciano il sindaco in pubblico prima di averne parlato nelle sedi del partito statutariamente deputate a tali decisioni, tanto piu’ gravi, poi, se anteposte agli interessi del bene comune e in violazione del patto sottoscritto con la citta’ e gli elettori.
Mi preme rassicurare i cittadini di Latina che da parte mia non verra’ mai meno l’amore, l’impegno, la volonta’, lo sforzo di continuare, in un clima di rafforzata coesione, sulla via della crescita e della modernizzazione della citta’ che tanto ha apprezzato il buon governo del centrodestra e di chi l’amministra da ripagarlo con uno straordinario successo elettorale che nessuno potra’ ignorare”.