Il Sindaco di Aprilia Domenico D’Alessio risponde alle accuse, pubblicate in questi giorni dalla stampa locale, del Presidente della Provincia di Latina Armando Cusani.
“Evidentemente la campagna elettorale sta entrando nel vivo e il Presidente della Provincia prosegue sulla stessa falsa riga con cui si è presentato alle ultime elezioni amministrative di Aprilia. In quel periodo indicò di non votare D’Alessio al ballottaggio perché solo nel caso in cui avesse vinto la Bencivenni avrebbe dirottato sulla nostra città i servizi di competenza della Provincia e, desidero aggiungere, anche quelli del servizio idrico integrale. Di sicuro avrei preferito impegnare il mio tempo a svolgere il ruolo di amministratore piuttosto che rispondere ad inutili polemiche. Ritengo, ad ogni modo, di dover chiarire gli aspetti di questa vicenda”.
“Mi si accusa, con toni sgradevoli e di basso profilo, – prosegue D’Alessio – di essere ancora in campagna elettorale e di non lavorare per gli interessi della città. Di questo credo di dover rendere conto alla città che sto amministrando e a chi, in maniera quasi plebiscitaria, mi ha eletto Sindaco allontanando un nutrito gruppo di amministratori vicini ed amici di Cusani. La cittadinanza mi ha eletto perché stanca di imposizioni e angherie ai danni della 2° città della Provincia e a vantaggio di altri comuni in linea con la politica dei referenti di Sperlonga, Fondi e Formia. In questi mesi di amministrazione il mio impegno è stato quello di risolvere i problemi di Aprilia dando risposte a quello che era il mio programma elettorale. Entrando nel merito del servizio di Acqualatina, bisogna fare qualche precisazione. Mi accusano di sostenere la protesta dei cittadini ma sto unicamente difendendo i loro interessi dalla gestione inefficace di Acqualatina. Prima della mia nomina a Sindaco, la città era governata da un Primo Cittadino e da un’amministrazione vicina al Presidente della Provincia di Latina, dunque mi domando, Come mai in quei 4 anni di governo non si è riusciti a far pagare l’acqua nonostante la moratoria messa in campo tra Comune, Provincia ed Acqualatina? La risposta è una sola, evidentemente la società è incapace e i cittadini ragionano con la propria testa. Non è il Sindaco che impone a chi pagare ma è la società che deve offrire un servizio adeguato e farsi corrispondere il dovuto. Ci sarà, inoltre, un motivo per cui molti tribunali danno ragione a chi non paga direttamente ad Acqualatina, ricordo che il Comune di Aprilia non ha mai sottoscritto la convenzione”.
“Per passare al discorso del depuratore mobile e dell’ampliamento del depuratore chiarisco quanto segue. Innanzitutto, voglio ricordare che è datato settembre 2008 l’impegno da parte di Acqualatina di installare un depuratore mobile nel giro di 10/12 mesi e dunque entro settembre del 2009. Quella data non è stata rispettata e a novembre 2009 è stato addirittura deliberato di interrompere qualsiasi opera ad Aprilia. E’ quindi ridicolo e fuorviante voler far credere che oggi il depuratore mobile viene installato per concessione della Provincia. La realtà è che attualmente siamo già a sei mesi di grave ritardo rispetto agli impegni presi da Acqualatina. Per quanto riguarda l’ampliamento del depuratore desidero precisare che l’istruttoria è ferma presso la Regione Lazio perché manca l’esecutivo del progetto che doveva essere consegnato, da parte di Acqualatina, entro gennaio 2010. Anche in questo caso i ritardi nelle procedure e i disagi subiti dai cittadini non dipendono dal Sindaco ma dalla gestione inefficiente della società”.
“Ribadisco che personalmente non ho mai attaccato pretestuosamente il Presidente della Provincia di Latina – conclude il Sindaco – o il suo portavoce. Ho il massimo rispetto per le istituzioni e il mio impegno non è quello di polemizzare ma quello di amministrare la città rispettando gli impegni presi in passato. Chiedo che anche le altre istituzioni si comportino allo stesso modo”.