Chi è che ha veramente e sinceramente combattuto per ottenere l’aeroporto a Latina? Chi ha intenzione di continuare a combattere per il nostro territorio, a prescindere da logiche “romane”?
Questa è la domanda e la verifica continua che la nostra associazione “Mettiamo le Ali a Latina” svolge, tenendo viva l’attenzione su questo argomento e incontrando continuamente persone, di qualunque schieramento, che potrebbero dare una mano al raggiungimento di questo obiettivo che non è ancora perduto e che, se correttamente attuato, porterebbe moltissimo lavoro a Latina!
A tutti coloro che pensano che ormai sia troppo tardi, diciamo che la soluzione di Viterbo è talmente illogica e costosa, che si levano moltissime voci per una revisione di questa decisione: ad esempio in questi giorni la Bonino ha detto che l’ipotesi Viterbo potrebbe essere un fallimento come Malpensa e Alemanno ha più volte detto che non condivide quella scelta, così come ha fatto Ryanair.
Certo dispiace invece constatare che la Polverini e il ministro Matteoli, che pure dovrebbero avere a cuore Latina, se non altro per una questione politica, sono tra i grandi paladini della realizzazione dell’aeroporto a Viterbo.
Ieri in un articolo Fabrizio Cirilli ha ricordato il problema della mancanza di uno scalo civile a Latina; a seguito di questo intervento c’è stato un incontro con la nostra associazione nel quale si è condivisa l’analisi della situazione attuale: troppo spesso gli esponenti politici di Latina non sono in grado di “pretendere” la necessaria attenzione e l’attuazione di progetti importanti, per la crescita socio economica di Latina e provincia, per un semplice motivo: perché devono agli esponenti nazionali dei partiti la loro collocazione nelle liste elettorali e la loro sopravvivenza politica, ovvero “l’accondiscendenza” e “copertura” delle segreterie nazionali e dei potenti di turno, nello sbarrare il passo ad eventuali potenziali “concorrenti” locali.
È normale che poi, con un debito di “riconoscenza” così grande, non sarà più possibile per molti eletti Pontini “pretendere” l’attuazione di quelli che sono stati progetti strombazzati nelle campagne elettorali, oggetto dei famosi “protocolli di intesa” che poi si traducono in nulla, ma che sono nel frattempo stati utili ad “ammansire” gli elettori, come se fossero una moderna versione delle perline e degli specchietti, che i colonialisti propinavano agli indigeni per depredarli delle loro ricchezze.
Possiamo testimoniare che Fabrizio Cirilli si è sicuramente sempre impegnato in Regione a favore dell’aeroporto civile a Latina nel corso degli anni, ci fa piacere che abbia rinnovato questo suo impegno e dato la disponibilità a collaborare con la nostra associazione.
Ricordiamo che anche Giuseppe Belli candidato de “La Destra” ci ha contattato per mettersi a completa disposizione per l’aeroporto.
La nostra associazione continuerà a mettere al corrente i cittadini di chi siano gli esponenti politici che, a prescindere dalla loro appartenenza politica, si schierano sinceramente ed incondizionatamente a favore di questa battaglia per Latina.
Ai candidati che prendono a scusa, per non impegnarsi, l’ostacolo costituito dalla presenza della scuola di volo dell’Aeronautica Militare, diciamo che non si capisce in base a quale logica il problema sussisterebbe solo a Latina, sede del solo 70° Stormo dell’Aeronautica Militare, e non a Viterbo dove vi è la sede di: Comando dell’Aviazione dell’Esercito, Brigata Aviazione dell’Esercito, Centro Addestramento Aviazione dell’Esercito, 1° Reggimento AVES “Antares”, 4° Reggimento Sostegno Aviazione dell’Esercito “Scorpione”, nonché, dal 2004 , della Scuola Marescialli dell’Aeronautica Militare.
Loro è possibile “disturbarli”? Non sarà che questa cosa della scuola di volo è diventata un comodo paravento per qualcuno, per “pilotare” la scelta su Viterbo o per disimpegnarsi rispetto a Latina?
Intendiamoci, la nostra associazione ama e rispetta l’Aeronautica Militare, vorremmo decisamente che loro rimangano anche la dove si dovesse arrivare all’uso civile dell’aeroporto, ma ci rendiamo anche conto che la coabitazione tra attività civili e militari, che avviene in tanti altri aeroporti, è comunque un “fastidio” per chi attualmente è “padrone in casa”.
Se poi si dovesse proprio dover scegliere tra la sopravvivenza economica di Latina e il trasferimento della scuola, c’è anche la soluzione più logica che è stata già messa in atto in passato dall’Aeronautica Militare stessa: nel mese di aprile 2004 il 70° Stormo è stato temporaneamente rischierato a Grazzanise per i lavori di rifacimento della pista di Latina.
In effetti non sarebbe più logico “avvicinare” la scuola alla sede dell’Accademia Militare dell’Aeronautica che si trova a Pozzuoli, con riduzione dei costi di funzionamento, fatto che consentirebbe all’Aeronautica di avere i soldi per “volare di più”?
Come sempre la nostra associazione si mette al servizio dei politici, di destra centro o sinistra, che hanno intenzione di superare i problemi e di arrivare ad un risultato importante per la nostra comunità, invitiamo i cittadini a raggiungerci su facebook alla pagina di “Mettiamo le Ali a Latina”, a contattarci all’indirizzo email [email protected] per continuare insieme alle altre centinaia che già l’hanno fatto, la nostra battaglia per Latina.