Sono effettivamente nelle mani di un gruppo legato ad Al Qaeda i tre cooperanti rapiti la scorsa settimana in un campo profughi sahawari in Algeria, tra cui anche l’italiana Rossella Urru, rappresentante del Comitato italiano sviluppo dei popoli (Cisp). La conferma è arrivata alla France Presse da un mediatore che ha confermato che la ragazza e i due spagnoli che sono stati prelevati con lei sono vivi. I tre cooperanti, ha precisato il mediatore, sono nelle mani di «Al Qaieda per il Maghreb islamico», uno dei gruppi dell’organizzazione terroristica fondata da Bin Laden che operano nel Nord Africa. Sarda, 29 anni, Rossella Urru lavorava da due anni nel campo profughi saharawi. Con lei sono stati sequestrati Ainhoa Fernandez de Rincon, dell’Associazione amici del popolo saharawi e Enric Gonyalons dell’organizzazione spagnola Mundobat.