Si chiama così l’ultima fatica editoriale del presidente della fondazione Novecento, Massimiliano Vittori, che allo studio della sua città e del fenomeno delle Città di Fondazione ha dedicato tutta una vita.
Sabato 18 dicembre scorso, nella sala del Centro Civico accanto alla Torre Municipale della città pontina, si è tenuto un incontro di presentazione del libro, proprio in coincidenza con il 78° anniversario della nascita di Littoria / latina.
A moderare il dibattito l’architetto Claudio Marsilio, autore insieme con altri delle schede che arricchiscono un volume fatto pressoché interamente di fotografie, cartoline ed immagini varie.
A causa del freddo intenso e dei disagi da questo arrecati alla circolazione viaria in Italia, non sono potuti intervenire i sindaci delle Città di Fondazione che – insieme con Fabio Bianchi, assessore alla Cultura della Provincia di Latina – fanno parte dell’Associazione delle Città di Fondazione; erano stati invitati i primi cittadini di Tresigallo, Arborea, Predappio Nuova, Fertilia, Torviscosa.
Una sala gremita di pubblico, nonostante il prefestivo natalizio, ha partecipato con attenzione ed interesse al dibattito fino alla fine della discussione, acquistando numerose copie del prezioso volume.
“Littoria: una storia per immagini” si presenta come un volume di 232 pagine (8 a colori), in- quarto cm 21 x 28, con copertina di pregio a forte spessore, ed una carta di stampa translucida; elemento questo tutt’affatto secondario in una pubblicazione in cui le fotografie e le riproduzioni giocano un ruolo preminente.
La raccolta delle immagini sono il frutto della ricerca paziente e minuziosa di Vittori, che con l’ausilio del Fondo Alinari ed il ricorso a collezioni private di cartoline e foto d’epoca è riuscito a restituire un percorso storico filologico dai primissimi giorni dell’epopea della Bonifica fino alla costituzione della Provincia ed al seguente epilogo bellico. Senza trascurare le testimonianze delle frequenti visite istituzionali internazionali seguite all’eco mondiale dell’operazione di Fondazione delle Città inaugurata dal Fascismo, ed abilmente sfruttata da questi a fini propagandistici.
Gli interventi al dibattito sono stati tutti di altissimo contenuto scientifico, comprovato dai frequenti applausi e dalla partecipazione costante ed attenta dei cittadini convenuti. Dopo l’introduzione di Massimiliano Vittori è stata la volta della Storica dell’Arte Chiara Barbato, che ha ricordato la nascita del Consorzio di Bonifica, la stesura del Piano Regolatore di Littoria ad opera dell’arch. Frezzotti, di cui ha brillantemente ricordato la figura e la dinamica sovrapposizioni di stili successiva all’ampliamento dello stesso a seguito dell’avvenuta promozione a Provincia dell’ex “comune Rurale”.
L’architetto Paolo Costanzo, introdotto da una riflessione provocatoria dell’architetto Marsilio – che ha richiamato il carattere di alterità, definito “marziano”, di alcune significative architetture di Littoria, tra cui la Stazione delle Autolinee, ora demolita, del Palazzo delle Poste di Mazzoni e del Quartiere ex- ICP di G. Nicolosi – ha raccontato la genesi del quartiere delle case popolari, delle sue soluzioni spaziali e stilistiche, ritenute per l’epoca di ampio respiro internazionale ( come lui stesso ha tenuto a sottolineare ) che hanno raccolto influenze e contaminazioni anche da esperienze funzionaliste tedesche.
Invitato ad intervenire, lo storico Daniele Lembo s’è prodotto in un simpatico e trascinante esempio di “convegnistica diretta senza mediazioni”, preferendo rivolgersi alla platea in piedi e senza microfono: il suo contributo è stato rivolto soprattutto verso le realizzazioni del Fascismo, di cui l’epopea delle Città di Fondazione egli ritiene rappresenti solo una parte, seppur importante.
A chiusura del dibattito, l’intervento dell’assessore Bianchi ha ricordato l’importanza della buona politica quando questa legifera in modo consapevole ed appropriato, citando non a caso l’importanza della Legge Regionale 27 sulla Tutela e la Valorizzazione delle Città di Fondazione.
Dopo una relazione sullo stato dell’attività dell’Associazione, l’assessore Bianchi ha posto l’accento sulla necessità di superare la fase della Valorizzazione ( dopo quella della Documentazione e del Censimento del Patrimonio ) per inserirsi in un quadro più ampio di riutilizzo di questo immenso patrimonio artistico ed architettonico, figlio sì di una stagione politica ben definita e precisa, ma ormai parte indiscutibile ed inscindibile del tessuto storico del nostro Paese e della sua identità culturale.
L’assemblea cittadina s’è quindi sciolta rinnovando gli auguri alla sua città.